E pensare che c'era il pensieroHomeIn Evidenza

CONTRO IL PITTORE TEOFILO PATINI PIÙ DI MUSSOLINI POTÉ D’AMICO!

di Luigi Liberatore – Benito Mussolini aveva un pregio: non le mandava a dire. Anche quando il silenzio poteva metterlo al riparo dalla sua crassa ignoranza in fatto di cultura. Definì, senza possedere un minimo di conoscenza di storia e tecniche pittoriche, Teofilo Patini “pessimo pittore”. L’artista di Castel di Sangro non incarnava, nel senso di raffigurare, la sua visione di società perché urtava sia il pensiero che il piacere. Questo in termini molto frammentari. Non gli piaceva, punto. Sappiamo, però,  come la storia abbia poi posizionato i due personaggi nelle loro rispettive nicchie. Martedì scorso la Regione Abruzzo ha approvato due leggi a favore della cultura, il polo Celestiniano per Sulmona e la pinacoteca Patiniana per Castel di Sangro. La prima è passata all’unanimità, la seconda a maggioranza con l’astensione della sinistra. Per dichiarazione di voto, sulla pinacoteca, ha preso la parola l’ex rettore della Università di Teramo, capo della sinistra che ha giustificato l’astensione in  quanto la legge non rispondesse ad un disegno concordato e non per deprimere la figura di Patini. Bene. D’Amico avrebbe fatto meglio a tacere o a lasciare la parola a un compagno di cordata non foss’altro per risparmiarsi una brutta figura come uomo di cultura. Il suo è stato un affronto a Teofilo Patini mica alla Regione o al sindaco di Castel di Sangro come espressioni del potere della destra. Povero compagnoTeofilo Patini: Botte da Mussolini, ex socialista, botte a sinistra da Luciano D’Amico. Dico, ci sarà qualcuno in  Regione che sia di sinistra pronto a battersi per uno di Sinistra?

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