SULMONA, VIA LIBERA ALLA RIQUALIFICAZIONE DELLA EX CASERMA BATTISTI. I PENTASTELLATI CONTESTANO IL PROGETTO DI NOI MODERATI: È SOLO PROPAGANDA POLITICA

È stato firmato dal Commissario prefettizio l’atto che autorizza la progettazione esecutiva per la riqualificazione della ex Caserma Cesare Battisti a Sulmona, un passaggio atteso da anni e che conclude un percorso iniziato durante l’amministrazione Casini e completato dall’amministrazione Di Piero, con il contributo del rappresentante in consiglio comunale del Movimento 5 Stelle.

Il progetto approvato risponde a precise esigenze di pubblica utilità, con l’obiettivo di creare nuovi parcheggi, migliorare la viabilità della zona sud della città e restituire funzionalità e vivibilità a un’area rimasta per troppo tempo inutilizzata. Una scelta coerente con una visione urbanistica di lungo periodo, finalizzata a migliorare la qualità della vita dei residenti e il decoro urbano.

Ma mentre l’iter amministrativo entra nella fase operativa, si solleva una polemica politica che coinvolge il partito Noi Moderati, guidato in Abruzzo dalla consigliera regionale Marianna Scoccia. Il movimento ha infatti avanzato la proposta di destinare quell’area a centro fieristico, un’idea giudicata non solo fuori contesto, ma anche incoerente con le scelte precedenti condivise dalla stessa area politica.

La riflessione diffusa sui social dall’ex consigliere comunale Angelo D’Aloisio esprime con nettezza lo sconcerto per quella che viene definita una proposta confusa, priva di basi progettuali e probabilmente dettata da logiche elettoralistiche. «Colpisce – si legge – che a proporre una destinazione tanto diversa per l’ex caserma siano esponenti di Noi Moderati, alcuni dei quali avevano avuto un ruolo attivo nella maggioranza Casini, quando questo progetto fu avviato, salvo poi essere presenti nell’opposizione dell’amministrazione Di Piero, che lo ha portato a termine».

Il giudizio è netto: «Siamo davanti a una strumentalizzazione politica, che tenta di riscrivere la storia amministrativa recente e di presentare soluzioni improvvisate, in contraddizione con scelte ponderate, condivise e sostenute negli anni».

Nel mirino, in particolare, la posizione della consigliera Scoccia, accusata di guidare un partito «più interessato a fare propaganda che ad ascoltare realmente i bisogni dei cittadini». Il rischio, secondo l’ex consigliere, è che simili proposte «contribuiscano ad aumentare la distanza tra la politica e i cittadini, già delusi da troppi annunci disattesi e da una costante confusione nella gestione della cosa pubblica».

La riqualificazione della ex caserma è dunque pronta a partire, con un progetto concreto e già definito. Ma la campagna elettorale accende un confronto che, oltre le opere, pone interrogativi su serietà, coerenza e credibilità di alcune forze politiche.