MOLESTIE E MINACCE A UNA 28ENNE, SCATTA IL DIVIETO DI AVVICINAMENTO PER UN 59ENNE: DISPOSTO PER LUI IL BRACCIALETTO ELETTRONICO

Non potrĆ  più avvicinarsi alla giovane donna che avrebbe perseguitato, molestato e minacciato. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Sulmona, Alessandra De Marco, ha disposto il divieto di avvicinamento per un 59enne residente a Sulmona, giĆ  noto alle forze dell’ordine, accusato di violenza sessuale, atti persecutori e minacce nei confronti di una 28enne impiegata in un negozio del centro storico.

La misura cautelare ĆØ stata richiesta dalla Procura della Repubblica di Sulmona, dopo che l’uomo aveva violato un precedente ammonimento del Questore dell’Aquila, Fabrizio Mancini, reiterando le condotte moleste nonostante il provvedimento preventivo. A rendere necessario un intervento più incisivo ĆØ stata un’escalation di episodi inquietanti, culminati con l’applicazione della misura che impone all’uomo di mantenere una distanza minima di 500 metri dalla vittima e dai luoghi da lei frequentati. Nei prossimi giorni gli sarĆ  anche applicato il braccialetto elettronico per il monitoraggio costante dei movimenti.

Tre gli episodi principali finiti nel mirino della magistratura. Il primo, risalente allo scorso marzo, ĆØ particolarmente grave: l’uomo si sarebbe recato nel negozio dove lavora la vittima e, dopo averle palpeggiato il seno, le avrebbe causato ecchimosi refertate dal pronto soccorso dell’ospedale di Sulmona. Pochi giorni dopo, il 27 aprile, sarebbe tornato nello stesso luogo per minacciarla di morte, dopo aver appreso di essere stato denunciato per violenza sessuale.

Nonostante le denunce, la condotta persecutoria non si ĆØ fermata. Solo la scorsa settimana, il 59enne ĆØ stato visto stazionare in bicicletta davanti al negozio della giovane, rendendo necessaria l’azione di alcuni passanti per allontanarlo. L’episodio si ĆØ poi concluso con l’aggressione fisica da parte di un conoscente della vittima.

Nel disporre la misura, il gip ha evidenziato come sussistano gravi indizi di colpevolezza, rilevando che la donna ĆØ stata ā€œcostretta a modificare in maniera significativa le sue abitudini di vitaā€. A rafforzare la richiesta di protezione anche le parole disperate della giovane, affidate ai social, in cui aveva denunciato di ā€œvivere nel terrore e in una prigioneā€, dopo aver presentato ben tre denunce.

La notifica dell’ordinanza ĆØ stata affidata agli agenti della squadra volante del Commissariato di Sulmona, che seguiranno anche l’applicazione del braccialetto elettronico.

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