L’AMORE E’ ETERNO: LETTERA DI UN FIGLIO ALLA MADRE MORTA

I will love you forever and a day

A Mia Madre…

Non ho nel cuore tutte le parole che servirebbero per ricordare.
Le sfumature delle vocali e la durezza pronunciata di certe consonanti, mancavano.
In quel letto di galera i vocabolari non li passavano.
Sotto le lenzuola in silenzio ci ascoltavamo il cuore.
Il ritmare della vita che scorreva nelle vene azzurre dell’infanzia del grembo e della tua gioventù.
La pelle profumava di albe primaverili.
I passi pesanti del controllo sociale erano come note gravide di vergona.
E la mente forniva di ali i pensieri del fiume e dei colli alberati e fioriti.
Quel sapore di vita senza farfalle nell’assenza di libertà.
Un Crocifisso di gesso e quel sangue al costato.
Una madonna piangente che presagiva la Croce.
Simboli di riscatto offerti agli occhi dell’innocenza violata, nel nome di una presunta offesa virtù.
Non si piange in una camerata. Le ferrate alle finestre dichiaravano estinto il sole e morta la luna.
E le parole che ora ti scrivo non so se riusciranno a permeare quel marmo gelato che ti cela a me.

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