GIORNO DEL RICORDO DELLE VITTIME DEL TERRORISMO: PROPOSTE DEL PD AQUILANO

“L’Aquila ricordi tutte le vittime del terrorismo e della violenza politica ”Un ordine del giorno per impegnare il sindaco dell’Aquila e la Giunta comunale a celebrare anche all’Aquila, Capitale italiana della cultura 2026, la “Giornata della Memoria delle vittime del terrorismo e della violenza politica”, promuovendo eventi, incontri e momenti di riflessione con il coinvolgimento delle scuole, delle associazioni, delle cittadine e dei cittadini affinché la memoria dei tragici eventi che segnarono la storia d’Italia venga trasmessa alle nuove generazioni.

Il documento, a prima firma Stefania Pezzopane e condiviso dalle forze di opposizione in Consiglio comunale, è stato presentato stamane dalla stessa Pezzopane, dal consigliere Stefano Palumbo e dal segretario del PD dell’Aquila Nello Avellani (assente il capogruppo Stefano Albano per motivi di lavoro), nel giorno del 47esimo anniversario del ritrovamento del corpo di Aldo Moro in via Caetani.
Per fare memoria di una delle pagine più tragiche della storia d’Italia, il 9 maggio è stata scelta come data simbolo per ricordare tutte le vittime del terrorismo e delle stragi che insanguinarono l’Italia dal 12 dicembre 1969, giorno della bomba in Piazza Fontana a Milano, alla fine del 1988 che segna la fine dei così detti ‘anni di piombo’.
Oltre 400 i morti in quegli anni, troppo spesso innocenti: dalle stragi di piazza Fontana e piazza della Loggia a Brescia, dall’Italicus alla stazione di Bologna, che sentenze passate in giudicato e una storiografia oramai matura hanno chiaramente attribuito all’estremismo neofascista, cui si aggiungono i numerosi omicidi e attentati compiuti da gruppi terroristici di opposti estremismi, è dovere delle Istituzioni favorire la conoscenza storica, compiuta, di ciò che accadde nel nostro paese affinché non accada mai più.
Di qui, l’ordine del giorno che, tra l’altro, impegna il sindaco ad intitolare un luogo pubblico della città a tutte le vittime, chiedendo il supporto di storici ed esperti per la realizzazione di iniziative culturali e divulgative.
L’auspicio è che, stavolta, la maggioranza di centrodestra possa votare il documento, a differenza di ciò che è accaduto allorquando, al momento di approvare il provvedimento per l’apposizione di una lapide commemorativa in memoria di Sergio Ramelli, Biondi impedì alle forze di governo di votare l’emendamento delle opposizioni che chiedeva di ricordare tutte le vittime innocenti, evitando di alimentare strumentalmente dolorose rivalse generando, invece, una memoria rispettosa della storia che il paese ha vissuto.
Tra l’altro, lo stesso invito era arrivato dalla commissione Onomastica del Comune dell’Aquila che aveva suggerito, appunto, l’intitolazione di uno spazio pubblico a tutte le vittime del terrorismo.
Gli ‘anni di piombo’ furono un fenomeno storico complesso, controverso, caratterizzato da eccessi di violenza, sia da una parte che dall’altra; è una storia che andrebbe studiata, approfondita, spiegata alle nuove generazioni.
Provare a decontestualizzare i singoli episodi, per farne occasione di rivalsa, di rivincita, è un’operazione inaccettabile che sta dentro, tra l’altro, al tentativo ossessivo della destra di cancellare ciò che è stato, di riscrivere la storia, di piegarla a fini politici per sottrarsi alla responsabilità storica di ciò che accadde, a partire dal governo del paese e fino ai comuni che dovrebbero, invece, essere il luogo di edificazione pacifica di una memoria collettiva, e veritiera.
Per questo, il Partito democratico auspica un voto unanime all’ordine del giorno, un segnale importante che arriverebbe al paese dalla città che si prepara a vestire gli abiti di Capitale italiana della cultura.”

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