
FERDINANDO DI ORIO: COLPEVOLE E DEFINITIVA DISTRUZIONE DEL SERVIZIO SANITARIO PUBBLICO
Dopo aver dato un modesto contributo alla riforma sanitaria 833/78 , realizzata da due giganti come Giovanni Berlinguer e Tina Anselmi, che aboliva l’iniquo sistema delle “mutue” e introduceva il Servizio Sanitario Nazionale, vedo che tutto ciò che è pubblico e’ inviso ai nostri governanti di ogni provenienza politica. La mia giovinezza del tempo mi indusse a pensare che una riforma costruita in modo così intelligente e attenta ai ceti deboli del nostro Paese (ricordo a chi lo dimentica che a parte i 5 milioni e trecento mila poveri, i ceti deboli sono l’assoluta maggioranza in Italia) non sarebbe stata mai messa in discussione. Invece non fu così. Persone incompetenti che parlano di sanità con grande sicumera, rendendosi anche oggi ridicoli , appartenenti ai Governi che si sono succeduti alla guida del Paese, con indecenti controriforme, hanno smantellato quella legge di riforma e quindi il Servizio Sanitario Nazionale .
La prima bugia che ci hanno raccontato è stata quella che il nostro sistema pubblico da solo non ce la faceva (in realtà bastava darle le giuste risorse economiche senza disperderle in clientele e spese del tutto superflue) e aveva bisogno di essere “integrato” dalla sanità privata , con la conseguenza che le prestazioni nella sanità privata venivano finanziate dal sistema pubblico . Cioè prima hanno sotto finanziato il sistema sanitario pubblico e ,successivamente, hanno creato lo spazio per legittimare la sanità privata. Vari provvedimenti legislativi hanno rafforzato questo progetto, per ultimo la legge per abolizione delle liste di attesa (comunque un fallimento) che di fatto metteva sullo stesso piano sanità pubblica e sanità privata. Ma ora i nostri governanti stanno operando in modo anche peggiore . Avrete notato l’affacciarsi sui media,
per la prima volta, della pubblicità che illustra i benefici delle Assicurazioni sanitarie private . Messaggi subliminali che tendono a sostenere la tesi che se un cittadino del nostro Paese vuole curarsi bene e rapidamente l’unica scelta è quella di acquistare una polizza sanitaria privata con un costo attuale che oscilla mediamente dai 3.000 ai 5.000 euro in base alla copertura delle prestazioni sanitarie scelte . Anche qui torna il termine “integrativo” del sistema pubblico ma la prospettiva è quella degli USA con una pessima sanità pubblica che si fa carico degli indigenti e una sanità di qualità per chi può permettersi l’acquisto di una polizza sanitaria. La 833/78 prevedeva un sistema pubblico, solidaristico e universalistico, per tutti i cittadini e ora finiremo in un sistema sanitario, forse efficace ed efficiente, ma solo per chi potrà comprarselo . Un sistema classista che ci farà arretrare di decenni sui diritti di cittadinanza.
*già Rettore Univaq e Senatore delle Repubblica