PUGLIELLI: LA BIBLIOTECA VA RIAPERTA, SULMONA NON PUÒ ESSERE CITTÀ SENZA CULTURA

SULMONA – “Sulmona ha gli stessi diritti dell’Aquila”. È con queste parole che Catia Puglielli, candidata sindaca del polo civico riformista, è tornata a chiedere a gran voce la riapertura della biblioteca comunale, chiusa da anni nei locali del Palazzo Portoghesi.

Durante una visita all’immobile, accompagnata da un consigliere regionale e dai membri dell’associazione che si batte per la riapertura, Puglielli ha sottolineato la necessità di recuperare tutta la documentazione tecnica relativa alla struttura. “Da lì bisogna ripartire. Senza dati certi, non è possibile alcuna programmazione seria”, ha spiegato.

L’ex assessora ha poi ricordato come nel 2017 anche il campanile dell’Annunziata venne chiuso per ragioni di sicurezza, ma riaperto in tempi rapidi dopo un sopralluogo tecnico. “Serve lo stesso approccio concreto anche per la biblioteca”, ha detto.

Tre i nodi principali da sciogliere secondo Puglielli: la mancata riqualificazione dell’immobile, mai presa in carico dalla Regione dal 2017; l’assenza di una vera programmazione, che rischia di rendere vani i fondi assegnati ai progetti se non seguiti da interventi concreti; e l’urgenza di trovare una sede alternativa che consenta agli studenti di usufruire stabilmente di uno spazio adeguato. “Non è accettabile – ha affermato – che oggi la biblioteca sia accessibile solo due giorni a settimana, e senza nemmeno una connessione Wi-Fi”.

Infine, un appello diretto alla Regione Abruzzo: “Pretendiamo che la politica regionale non abbandoni questo territorio. Un luogo di cultura è stato sottratto a Sulmona senza spiegazioni: va restituito, con urgenza e rispetto”.

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