
TRIBUNALE DA SALVARE, TENSIONE IN AULA NELL’ASSEMBLEA DEGLI AVVOCATI
E’ stato difficile, anzi impossibile sgombrare dal clima elettorale l’aula al terzo piano di palazzo di Giustizia, oggi pomeriggio, nell’assemblea degli avvocati, dedicata all’esito dell’incontro romano di ieri con il ministro Carlo Nordio sulle sorti del Tribunale. Il presidente dell’Ordine forense, Luca Tirabassi, ha confermato il suo giudizio positivo per le assicurazioni e promesse d’impegno ricevute dal ministro Guardasigilli. Ma gli avvocati Piercarlo Cirilli ed Elisabetta Bianchi hanno espresso punti di vista diversi. Cirilli ha avvertito del rischio che le promesse fatte dal ministro non si traducano in fatti, perché al ministro non è stato chiesto “quando e come” avverrà la concessione della proroga cosiddetta tecnica in appoggio al disegno di legge che dovrà essere depositato per una revisione della geografia giudiziaria che salvi, in definitiva, i Tribunali che ad oggi sono ancora in pericolo. Lo stesso Cirilli ha osservato che “gli avvocati hanno avuto sempre un merito, quello di essere indipendenti, autonomi e liberi”. Una virtù che negli ultimi tempi, secondo Cirilli, sarebbe venuta meno. Tanto è bastato per provocare la risposta del presidente, che ha parlato di toni da “comizio politico”. Cirilli, contrariato da questa replica, ha deciso di allontanarsi dall’aula. L’avvocato Vittorio Masci ha tentato di calmare le acque appellandosi all’unità che deve fondare la battaglia in difesa del Tribunale, presidio e patrimonio del territorio. Infine, a conclusione dell’assemblea, l’avvocato Elisabetta Bianchi ha ricordato che già nel 2022 lo stesso ministro Nordio ebbe a promettere impegno in difesa del Tribunale, riproponendo il tavolo tecnico. Proposta già avanzata due anni fa dal sottosegretario del ministero di Giustizia, Andrea Del Mastro Delle Vedove. L’avvocato Catia Puglielli, essendo candidata sindaco, ha scelto di non intervenire, limitandosi ad accordare impegno alla causa del Tribunale. Ma il clima elettorale, nonostante ogni sforzo, non poteva restare fuori dalla porta dell’aula, con candidati sindaci e candidati consiglieri comunali che sotto la toga nera oggi indossano la toga candida. Nè un incontro al ministero, in questo momento, difficilmente può spogliarsi dell’abito di un’occasione prelettorale.