REFERENDUM SU LAVORO E CITTADINANZA DELL’8 E 9 GIUGNO: L’APPELLO A VOTARE DELLA SIMONI
di Ilaria Sorini Simoni
L’AQUILA – Se c’è un tempo che mi spaventa, è questo; intriso di cattiveria, astio e mala-informazione.
Non leggiamo, non approfondiamo, si va avanti per inerzia, galleggiando in un loop eterno di “sentito dire”.
In un mondo ben informato, sarebbe solo e soltanto il referendum chiesto da oltre 5 milioni di persone che ci hanno messo la faccia e la firma.
Così come lo stipendio di Landini, non dovrebbe creare scandali. Non è finanziato da soldi pubblici, è più basso di quello di un sindaco di una grande città e molto al di sotto di quello di un parlamentare. Eppure rappresenta oltre 5 milioni di tesserati tra lavoratori e pensionati.
Se poi vi garba di più pagare parlamentari che non sono mai in aula e che magari festeggiano l’ultimo dell’anno con la pistola in tasca, il problema è vostro, non di Landini e non della Cgil. È un tempo brutto dicevo. Bruttissimo.
Perché ci si incazza con chi rappresenta un legittimo interesse e non, con chi, lo calpesta quotidianamente.
Siamo forti con i deboli e genuflessi con i forti. Incapaci di lottare per un diritto leso, felici solo quando nessuno ci disturba, nessuno ci sollecita, nessuno ci chiede di fare un passo oltre le nostre vite apparentemente serene.
Siamo deboli, fragili e di conseguenza facilmente manipolabili.
E magari ci vogliono far credere che non andare a votare per il referendum significa fare un dispetto alla Cgil. Ma non è così, mi dispiace deludervi. La Cgil sopravviverà al mancato quorum; è la più grande organizzazione sindacale italiana da decenni.
Il torto non lo farete al sindacato.
Lo farete a quei 5 milioni di persone che hanno firmato. Al vostro vicino di casa precario. Al vostro collega, trattato diversamente da voi perché lavora in sub appalto. Al compagno di banco di vostro nipote, che parla fiorentino, è nato in Italia ma ha i genitori ghanesi. E infine il torto più grande lo farete a voi stessi, convinti di star bene solo se qualcun altro sta un pochino meno bene di voi.
Lo scandalo e’ che non c’è ancora un salario minimo e la riforma sulle tase e pensioni.
Nonostante i salari e decenni di inciucci , sindacati e politici non vogliono funzionare. Altro scandalo.
L’ineguaglianza sociale troppo grande e accettata.
L’informazione e la privacy non potranno mai funzionare così.