GUARDIA DI FINANZA, 60ENNE A PROCESSO PER IMMIGRAZIONE CLANDESTINA. PROSCIOLTI IN QUATTRO

Cinque proscioglimenti per intervenuta prescrizione e un rinvio a giudizio. Si è chiusa così l’udienza preliminare, tenuta questa mattina dal giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Sulmona, Alessandra De Marco, sull’inchiesta della guardia di finanza che ha messo nel mirino tre ditte di Popoli Terme, per sospetti movimenti di persone e denaro. Andrà a processo solo Sandro Di Cioccio, 60 anni di  Pratola Peligna, la cui posizione è stata stralciata. Per lui, secondo il gup, ci sono ragionevoli previsioni di condanna almeno per alcuni capi d’imputazione. Prescrizione con non luogo a procedere per Donatella Mancini, 59 anni, Popoli Terme,  Mario Del Grande, 67 anni, Pratola Peligna,  Maurizio Taddei, 69 anni, Roccacasale e Buran Djemaili, 59 anni, macedone. I cinque sono accusati a vario titolo di associazione a delinquere, falso, favoreggiamento all’immigrazione clandestina, evasione fiscale e truffa aggravata.  Le indagini erano partite nel 2015, a seguito dei controlli per la ricostruzione post sisma da parte della Guardia di Finanza. A detta dell’accusa, gli imputati avrebbero consentito l’ingresso e la permanenza illecita sul suolo italiano di 500 extracomunitari. Ciò avrebbe comportato un danno alle casse dello Stato di circa 3 milioni di euro. (ANSA)

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