
SENATORE FINA: SULLA SANITA’ MELONI ASSOLVE MARSILIO E I CITTADINI PAGANO

Lo dichiarano Daniele Marinelli, segretario regionale del Partito Democratico, i parlamentari Michele Fina e Luciano D’Alfonso, insieme ai consiglieri regionali Silvio Paolucci, Pierpaolo Pietrucci, Sandro Mariani, Dino Pepe, Antonio Blasioli e Antonio Di Marco.
“In Abruzzo – proseguono – i dati ufficiali forniti dalla Regione indicano tempi di attesa superiori ai 300 giorni per una risonanza magnetica a Pescara, fino a 420 giorni per una mammografia a Chieti e oltre 9 mesi per una colonscopia a Teramo. Nelle aree interne, interi ambulatori sono chiusi o ridotti al minimo. I pronto soccorso di Avezzano, Sulmona e Lanciano lavorano in cronica emergenza. Il personale medico e infermieristico è insufficiente: secondo i sindacati mancano oltre 500 unità tra medici e infermieri nella sola ASL 1 (L’Aquila-Avezzano-Sulmona).” “A fronte di questa situazione drammatica – aggiungono – il presidente Marsilio e la sua giunta hanno approvato l’aumento dell’addizionale Irpef regionale. Un salasso per famiglie e imprese, senza alcun miglioramento nei servizi sanitari.”
“Il governo Meloni, dal canto suo, ha aumentato la spesa sanitaria in modo del tutto insufficiente: +1,7% nel 2024, a fronte di un’inflazione sanitaria superiore al 5%. Il recente decreto legge sulle liste d’attesa non prevede fondi strutturali, non sblocca assunzioni, non rafforza la medicina di prossimità. È una manovra centralista e propagandistica, che pretende di commissariare senza risolvere nulla.”
“Il Partito Democratico – concludono – ha presentato proposte concrete: assunzioni straordinarie, recupero delle prestazioni sospese durante la pandemia, più risorse per la medicina territoriale, tutela reale del servizio pubblico. Ma sono state tutte ignorate da Meloni e Marsilio. Gli abruzzesi oggi pagano più tasse per avere meno sanità. È una scelta politica precisa, che penalizza i più deboli. E che, ribadiamo ancora una volta, va cambiata con urgenza.”