SCIOPERO TUA, IL PATTO PER L’ABRUZZO AL FIANCO DEI LAVORATORI: “TARIFFE PIÙ ALTE, SERVIZI PEGGIORI”.

PESCARA – Il Patto per l’Abruzzo si schiera al fianco dei lavoratori e delle lavoratrici della TUA, la società regionale del trasporto pubblico abruzzese, che questa mattina hanno manifestato con un presidio pacifico davanti alla sede aziendale di Pescara. Al centro della protesta: condizioni di lavoro inadeguate, carenza di sicurezza e peggioramento del servizio per l’utenza.

Presente al presidio una delegazione politica composta da Luciano D’Amico, dal capogruppo regionale del PD Silvio Paolucci e dal vicepresidente del Consiglio regionale Antonio Blasioli. “Sosteniamo pienamente le rivendicazioni del personale – ha dichiarato D’Amico – perché quanto denunciato oggi evidenzia un grave fallimento della Regione nella gestione del trasporto pubblico locale”.

Paolucci in mezzo ai lavoratori della TUA

Il messaggio è chiaro: aumenti tariffari del 20% senza un corrispettivo miglioramento del servizio, né per chi ne usufruisce né per chi vi lavora. “Disservizi, turni insostenibili, mezzi obsoleti e condizioni non sicure stanno trasformando il trasporto pubblico in Abruzzo in un sistema inefficiente – ha aggiunto D’Amico – e la responsabilità è politica. La Regione, in sei anni e mezzo, non ha saputo o voluto avviare una seria programmazione o valorizzazione del settore”.

Il Patto per l’Abruzzo chiederà un’audizione urgente in Commissione regionale per ascoltare le organizzazioni sindacali, i vertici di TUA e l’Assessore regionale competente, con l’obiettivo di promuovere un confronto costruttivo tra le parti, attualmente del tutto assente.

“Anche sul trasporto pubblico, come nella sanità – ha concluso D’Amico – assistiamo a una progressiva perdita di qualità e quantità dei servizi, mentre i cittadini sono costretti a pagare sempre di più. La Regione non può continuare a ignorare i segnali che arrivano dai territori e dal personale che ogni giorno manda avanti questo servizio essenziale.”

Lo sciopero dei dipendenti TUA è solo l’ultimo segnale di un malessere crescente in un settore fondamentale per la mobilità e la coesione sociale in Abruzzo.

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