DROGA E ARMA SENZA MATRICOLA: PERIZIA SCAGIONA DEL MONACO, REVOCATI GLI ARRESTI
CASTEL DI SANGRO – Svolta nell’inchiesta su droga e armi che ha coinvolto il 25enne Mario Del Monaco, arrestato lo scorso 31 marzo dai carabinieri della compagnia di Castel di Sangro, guidati dal capitano Giuseppe Testa. La perizia disposta dalla Procura della Repubblica di Sulmona ha infatti stabilito che il fucile rinvenuto in una pertinenza della sua abitazione non è di provenienza clandestina, ma un vecchio modello privo di matricola, non più commerciabile e privo di valore economico.
Del Monaco era stato arrestato in flagranza dopo che, nella sua abitazione, erano stati trovati quasi 100 grammi di hashish, un bilancino di precisione e altro materiale per il confezionamento, elementi che avevano fatto scattare l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. A far aggravare ulteriormente la sua posizione era stato proprio il ritrovamento dell’arma, inizialmente ritenuta illecitamente detenuta e potenzialmente ricettata, fattispecie che comporta pene più severe.
Ma la consulenza tecnica disposta dalla Procura ha chiarito la natura dell’arma: un fucile datato, privo di matricola ma non illecitamente detenuto, ridimensionando così l’accusa da ricettazione a porto abusivo d’arma, molto meno grave.
Parallelamente, anche l’accusa di spaccio è stata ridotta nella forma lieve, come chiesto dai difensori Naike Cascini e Guido Colaiacovo. A seguito di questi sviluppi, il giudice per le indagini preliminari Francesca Pinacchio ha revocato la misura cautelare degli arresti domiciliari, sostituendola con l’obbligo di firma. In pratica, Del Monaco torna libero, ma dovrà presentarsi periodicamente alle autorità.
Le indagini sembrano ormai vicine alla conclusione e, salvo ulteriori colpi di scena, il giovane dovrebbe essere rinviato a giudizio, ma con un impianto accusatorio alleggerito e un quadro probatorio molto più sfumato rispetto a quanto inizialmente ipotizzato.
