GASDOTTO SNAM, PIETRUCCI (PD): “OPERA INUTILE E PERICOLOSA. LA REGIONE ASCOLTI I CITTADINI E CONFERMI IL NO”

L’AQUILA – Il contestato gasdotto SNAM torna al centro del dibattito politico abruzzese. Questa mattina il Consiglio regionale ha discusso la risoluzione presentata dal consigliere del Partito Democratico Pierpaolo Pietrucci, che ribadisce la netta contrarietĆ  all’opera, giudicata ā€œinutile e pericolosaā€ per i territori dell’Abruzzo interno.

Il progetto riguarda la realizzazione della cosiddetta Linea Adriatica, un metanodotto lungo 106 km che attraverserebbe aree appenniniche ad elevato rischio sismico, con un impatto che secondo Pietrucci comprometterebbe l’economia locale, la sicurezza e il patrimonio ambientale e culturale.

ā€œLa Snam aveva rinviato il progetto al 2034, ma l’attuale Governo di centrodestra lo ha riattivato. ƈ nostro dovere – ha spiegato Pietrucci in aula – far valere il ruolo delle istituzioni locali, che devono attestare la compatibilitĆ  di quest’opera con i territori. La Regione Abruzzo ha giĆ  espresso la propria contrarietĆ  con ben sette delibere di Giunta in passato.ā€

Nel dettaglio, la risoluzione chiede al Governo nazionale cinque azioni precise:Ā Assegnare alle Regioni la competenza sull’individuazione delle aree idonee alle infrastrutture metanifere, analogamente a quanto avviene per le rinnovabili.Ā Sottoporre il progetto a una nuova Valutazione di Impatto Ambientale, dato che quella in vigore risale a oltre 14 anni fa.Ā Effettuare una valutazione costi/benefici dell’intervento da parte di un ente terzo e indipendente.Ā Rivedere le normative sulle distanze di sicurezza, oggi considerate insufficienti per tutelare l’incolumitĆ  pubblica.Ā Apporre un vincolo culturale sull’area di Case Pente a Sulmona, dove durante gli scavi per la centrale sono emersi reperti archeologici di grande valore storico.

Il dibattito ĆØ stato aggiornato alla prossima seduta della Commissione Territorio, nella quale – su proposta dello stesso Pietrucci – verranno ascoltate le associazioni ambientaliste e i cittadini contrari al progetto.

Proprio fuori dall’Emiciclo, una folta delegazione di manifestanti ha espresso con striscioni e cartelli il proprio dissenso verso il gasdotto, da anni oggetto di mobilitazione civica in tutta la Valle Peligna e in altri comuni interessati dal tracciato.

Infine, ĆØ importante ricordare che l’attuale Governo – composto da Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Noi Moderati – ha tutti gli strumenti politici e istituzionali per decidere tanto sul disegno di legge quanto su eventuali sospensioni o modifiche del progetto. La responsabilitĆ  ultima su questa infrastruttura, e sulle sue conseguenze, ĆØ dunque nelle mani della maggioranza parlamentare che guida il Paese.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarĆ  pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *