SULMONA, SCONTRO LA CIVITA-NANNARONE: DALLE DIMISSIONI AI DATI SENSIBILI, ORA È GUERRA TOTALE

SULMONA – La polemica politica si trasforma in scontro personale e mediatico tra la giornalista Ornella La Civita e l’ex presidente del circolo del PD di Sulmona, l’avvocato Teresa Nannarone su responsabilità politiche, privacy e diritti personali.

Tutto nasce dal duro attacco lanciato da Ornella La Civita, candidata nella lista del Partito Democratico, contro i nove ex consiglieri comunali che firmarono le dimissioni che portarono alla caduta dell’ultima amministrazione. Secondo La Civita, quella scelta avrebbe causato “conseguenze gravi per la città”, come il commissariamento e i tagli agli eventi culturali, tra cui Piano Piano per Sulmona

“La politica del tanto peggio tanto meglio, che preferisce far cadere un’amministrazione per mere ambizioni personali disattese, non l’ho mai condivisa”. Nel suo lungo intervento, La Civita sottolinea che il commissariamento non è stata una fatalità ma “una scelta precisa”, frutto di una crisi politica che ha prodotto conseguenze concrete, tra cui proprio la riduzione delle risorse destinate alla cultura. E si domanda con tono polemico: “Ma con quale credibilità oggi si grida allo scandalo per i tagli?” Secondo la candidata, il commissario prefettizio – per sua natura – non può immaginare e pianificare il futuro della città come farebbe una giunta eletta: “Un commissario si occupa di ordinaria amministrazione. E non perché manchi di competenza, ma perché questo è il suo ruolo”. La Civita invita chi ha determinato la fine anticipata del governo cittadino ad assumersi le proprie responsabilità, evitando di scaricare oggi sugli altri le conseguenze di quelle scelte: “Magari, per una volta, chi ha causato questo stato delle cose potrebbe chiedere almeno scusa alla città”.

La replica non si è fatta attendere. Teresa Nannarone, ex consigliera e tra le firmatarie di quelle dimissioni, ha reagito con veemenza accusando La Civita di aver pubblicato la sua firma autografa senza autorizzazione, violando così le norme sulla privacy: “Poiché la mia firma, e non solo la mia, è firma di professionista, prometto che se dovessi decidere per una azione legale sarò buona: il risarcimento lo devolverò all’aspirante a tante cose, affinché si paghi un corso accelerato sulla privacy”, ha dichiarato ironicamente.

La Civita, tuttavia, ha rilanciato con nuove dichiarazioni affidate ancora una volta ai social, difendendo la legittimità del suo gesto e puntando il dito contro chi, a suo dire, trasforma ogni critica in attacco personale: “Ci sono persone che vivono la critica come un’offesa personale e il confronto come un attacco. Ed è probabilmente per questo che, mancando le basi del pensiero critico, passano spesso alle minacce legali”.

Pur ammettendo la possibilità di un errore, La Civita prende le distanze da ogni intento malevolo: “Ammesso e non concesso che sia venuta meno al rispetto della privacy pubblicando una foto comparsa ampiamente sul web, se così fosse ne prenderò atto. Io ho sempre avuto il coraggio di ammettere un errore e la forza per rimediare”.

Ma il confronto si fa personale e pungente: “È la frustrazione di chi si ritrova ai margini della vita politica della città a suggerire di screditare l’impegno altrui?”, si chiede La Civita, che poi aggiunge: “Preferisco rimanere fedele a me stessa, lontana da questa palude di fondo fatta di pregiudizi e politiche basate sullo screditamento”. La stoccata finale arriva con una citazione: “Un mio caro amico giornalista (tuo amico non più) mi ha insegnato che le denunce non cancellano le domande: le amplificano”. Intanto Nannarone annuncia che insieme ad alcuni altri consiglieri la segnalazione al Garante per la protezione dei dati personali: “La passione politica non si eredita, né si acquisisce con i post pubblicati su Facebook con un contenuto illegittimo: se non si capisce nemmeno questo non c’è interlocutore”.

La polemica, che affonda le radici nelle dinamiche della crisi amministrativa, rischia ora di assumere anche contorni legali. E tutto questo a pochi giorni dalla scadenza elettorale.

One thought on “SULMONA, SCONTRO LA CIVITA-NANNARONE: DALLE DIMISSIONI AI DATI SENSIBILI, ORA È GUERRA TOTALE

  • chiedo per mio nonno: ma l’aspirante consigliera La civita non è laureata in giurisprudenza?

    Risposta

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