STRISCIONE E FRATELLI…IMBARAZZATI, ANCHE COSENTINO (FDI) PRIMA SI DISSOCIA E POI FA MARCIA INDIETRO…

Lo striscione della discordia diventa striscione dell’imbarazzo generale. C’è di nuovo chi fa ammenda dell’accaduto, assestando uno schiaffo “morale” a chi ritiene ancora di tacere sull’accaduto. Così, dopo il giovane Vincenzo Di Cesare, oggi è il caso di un’altra candidata nella lista di Fratelli d’Italia, Emanuela Cosentino, abbinata nella competizione elettorale con lo stesso Di Cesare. Sui social Cosentino precisa che “in questi giorni circola una foto che mi ritrae, insieme ad altri candidati, davanti a uno striscione che contiene uno sfottò nei confronti dell’amministrazione uscente e alcuni simboli in caratteri gotici che sinceramente non avevo neanche notato”. “Tengo a dirlo con la massima chiarezza: non avevo letto quello striscione, non ne conoscevo il contenuto e non ne condivido né i toni né i simboli. Gioventù Nazionale ha agito in totale autonomia. La mia presenza in quella foto non può e non deve essere interpretata come una mia approvazione – scrive sul suo profilo facebook – chi mi conosce sa che il mio impegno in ogni ambito, è sempre stato fondato sul rispetto, sul confronto aperto e sulla correttezza. Non mi appartengono né la provocazione né la polemica sterile”. “Mi dispiace sinceramente se qualcuno si è sentito offeso o disorientato: credo in una politica che unisce e che parla con serietà ai cittadini. Continuerò a portare avanti questa visione con coerenza” conclude Cosentino.

Lo striscione incriminato

Post che poco dopo la nostra pubblicazione è stato sostituito con questo:

Cari concittadini,

In questi giorni sta circolando una foto che mi ritrae, insieme ad altri candidati, davanti a uno striscione che conteneva un messaggio ironico rivolto all’attuale coalizione di csx e all’amministrazione uscente.

Desidero chiarire con sincerità che, al momento dello scatto, non avevo prestato attenzione al contenuto dello striscione e non ero a conoscenza del messaggio specifico.

Detto questo, tengo anche a precisare che non c’era nulla di offensivo in quella scritta: si trattava semplicemente di una provocazione politica, finalizzata a richiamare l’attenzione sui rischi di una continuità tra la passata amministrazione e l’attuale coalizione di centrosinistra. Una critica legittima, espressa in toni accesi ma nei limiti del confronto democratico.

Il mio impegno pubblico si è sempre fondato sul rispetto, sul dialogo e sulla correttezza.
Non mi appartengono le strumentalizzazioni né le polemiche fini a sé stesse.

Mi dispiace se qualcuno si è sentito confuso o turbato. Continuo a credere in una politica seria, che unisce, che parla chiaro e che si rivolge ai cittadini con onestà e coerenza. Questo è lo stile che intendo portare avanti.

Redazione
Author: Redazione

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