LA PIZZA PIÙ BUONA AL MONDO SI MANGIA DA GIULIANO BUCCI
di Luigi Liberatore – Gli chef pluristellati ci provano e ci hanno provato ad affondare le loro mani nella pasta. In quella per fare la pizza. Non ci sono riusciti e non ci riusciranno mai perché il loro credo e la loro abilità sta nel mettere nel piatto del cliente il nulla, magari servito in grande stile. E chi si siede al tavolo di quei ristoranti non ha fame e trova semmai appagamento nei vol-au-vent. Gli chef sono i filosofi della cucina ma coi pizzaioli non hanno nulla a che dividere. Un pizzaiolo sarà capace di diventare chef, uno chef troverà difficoltà ad allestire una mangiabile “margherita”. Il prologo è fatto da uno che si siede al tavolo per mangiare, per fame ma soprattutto per godere di un piacere che nelle mani di uno chef diventa, invece, sofferenza. Per cui, se vi fidate, e amate soprattutto la pizza andate a Castel di Sangro laddove un artigiano autentico della farina e del lievito fa le pizze più buone al mondo. Non vi inganni il nome del locale, “la Lanterna”, emblema del filosofo Diogene. No. Lì ci sta Giuliano Bucci, un ragazzo in salute tra le cui mani e due braccia possenti escono le pizze che una giuria ha definito le migliori al mondo. Giuliano ha vinto il campionato mondiale che si è svolto a Parma dove si sono misurati i migliori artigiani del settore, altro che vol-au-vent. Erano in settecento. Stasera, alle 20, Giuliano, nella sua “Lanterna”, ha voluto festeggiare con tutti gli invitati il suo primato mondiale offrendo pizza gratis come esaltazione del piacere della mensa nel segno di prodotti primordiali e genuini: acqua, farina, lievito e …olio di gomito. Guardate che nel suo locale si gusta poi di tutto: provate a chiedere il filetto di baccalà. Non ve lo serve col “toque blanche” sennò vi incute timore reverenziale e magari vi toglie sia la fame che il gusto per via della sua imponenza al di là della bontà del piatto.