
FONTE VECCHIA DI VIA VETOIO: MILLENNI DI STORIA ABBANDONATI ALLE ORTICHE
L’AQUILA – La fonte vecchia di Via Vetoio, a Coppito, a due passi dall’ospedale regionale, potrebbe raccontare millenni di storia di persone assetate, di panni da lavare, di contadini che spinti dalla fame a migliaia emigrarono in Australia, America, Brasile, Argentina, Venezuela e nei paesi del nord dell’Europa. Nel 2008 la Pro loco di Coppito, gli uffici comunali (sindaco Massimo Cialente) e la Provincia misero a punto un progetto per la sua riqualificazione e la realizzazione di un ponte in legno a fianco di quello romano realizzato migliaia di anni prima dal proconsole Claudio, originario di Amiternum. La riqualificazione andò a buon fine, i lavori vennero effettuati, alla inaugurazione (giunta Biondi), la Pro loco non venne neanche invitata, ed ora (la foto è di questo pomeriggio) ecco come è ridotta l’antichissima fonte sorgiva che i coppitani, emigranti e non, ben conoscono. E’ questa la realtà odierna del quarto fondatore della città dell’Aquila. Quella Coppito che ha dato i natali a Buccio di Ranallo, Riziero Fantini, Giovanni Ciavola, Maceo Marinelli, Domenico Cortelli e altri illustri uomini di fatica e di ingegno; nonché ai molti che per bisogno di lavoro e nella speranza di una vita migliore emigrarono in terre lontane. Quando non c’è rispetto per la storia, non vi è propaganda che tenga.
Giosafat Capulli