NELLE MANI DELLA BUROCRAZIA STATALE MUORE “PIANO PIANO PER SULMONA”

di Luigi Liberatore – Oddio, prendersela adesso con la burocrazia è facile fin troppo. Dovremmo ricercare, semmai, le colpe nella passata amministrazione comunale, quella caduta per suoi peccati interiori, che ha poi lasciato i destini della città più bella d’Abruzzo nelle mani della burocrazia prefettizia. Il 26 maggio Sulmona andrà a votare nella speranza di depositare in mani più esperte e più affidabili (speriamo) l’amministrazione comunale; intanto la città deve fare i conti col commissario nominato dal prefetto per mandare avanti il complesso sistema urbano, cioè socio-economico, sulle semplici partite che il Bilancio comunale prospetta come entrate e uscite. E il commissario non si è fatto per nulla trovare impreparato sul piano economico-finanziario, tagliando laddove possibile e soprattutto falciando quella fascia troppo debole e labile rispetto ai beni primari: la cultura. Il commissario prefettizio di Sulmona ha cancellato la prevista nona edizione del “Piano piano per Sulmona”, nonostante l’impegno dell’associazione Muntagninjazz di portarla a termine, sottraendo i fondi necessari affinchè la manifestazione musicale di pianoforte diffuso potesse ancora una volta rendere emozionante percorrere i luoghi più suggestivi di Sulmona. Non possiamo dare torto al funzionario della prefettura aquilana che magari è stato allevato alla logica dell’economista Marco Minghetti, piuttosto che devoto ai maestri di pianoforte come il cileno Claudio Arrau o alla siciliana Natalie Andaloso, obbligato “obtorto collo” a tagliare fondi alla musica per la città di Sulmona per far quadrare il Bilancio. Ci dispiace davvero per Daniele Quaglieri, direttore artistico del festival, costretto a portare avanti il programma generale di Muntainjazz dovendo fare a meno del “Piano piano per Sulmona”, di quei concerti pianistici cioè che hanno portato a Sulmona migliaia di turisti all’interno degli angoli più belli della città. Auguriamo a Quaglieri che possa trovare dopo le elezioni una compagine amministrativa amante della scala musicale, perché non è facile imbattersi in un commissario prefettizio che prediliga pianisti come Sergio Fiorentino o Aldo Ciccolini. Per loro il solfeggio è pareggiare le entrate con le uscite. Altro che musica per il turismo d’estate… 

2 thoughts on “NELLE MANI DELLA BUROCRAZIA STATALE MUORE “PIANO PIANO PER SULMONA”

  • “Non possiamo dare torto al funzionario…” Ho letto bene? Il commissario dovrebbe sapere che per Sulmona è ben più che cultura una serata che porta una media di 20/25.000 turisti, per Sulmona è linfa e non se ne può fare a meno. A questo punto mi chiedo (anche) ma è cosa buona fare sempre di tutto per far dimettere un sindaco e restare li a farsi guidare da un estraneo il cui compito è solo quello di fare uno più uno? “Cattivo” che voglia essere un sindaco è pur sempre un sulmontino e a meno che non sia in odor di mala o di pessima gestione cerchiamo di tenercelo. Poi naturalmente la politica è sempre la politica con tutte le accezioni possibili.

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  • Mi sorge un dubbio atroce. Ma la commissaria è aquilana?

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