
SULMONA CITTÀ FUTURA: “UN’AZIONE GIUDIZIARIA CONTRO CONTRO IL CONSORZIO DI BONIFICA PER LA TASSA SULLE GRONDAIE”
SULMONA – Una nuova tassa colpisce i cittadini della Valle Peligna e accende la miccia della protesta: per la prima volta nella sua storia, il Consorzio di Bonifica “Bacino Aterno-Sagittario” ha deciso di estendere il contributo consortile anche agli immobili extra-agricoli del territorio, imponendo un prelievo complessivo di oltre 200mila euro, senza che i soggetti interessati – secondo i promotori della protesta – abbiano ricevuto alcun reale beneficio dall’attività dell’ente.
A denunciare quella che viene definita una vera e propria “tassa sulle grondaie” è la coalizione civica “Sulmona Città Futura”, che contesta duramente il provvedimento, ritenendolo iniquo, ingiustificato e incostituzionale. “È una misura che penalizza soltanto i cittadini di Sulmona e della Valle Peligna, mentre altri territori rientranti nel comprensorio del Consorzio, incluso il capoluogo L’Aquila, risultano esonerati”, si legge nella nota diffusa oggi 30 aprile.
Il nodo principale riguarda il principio di corrispettività: secondo la sentenza della Corte Costituzionale n. 188/2018, nessun tributo può essere imposto se non c’è un beneficio diretto e specifico per il contribuente. Ma, a quanto pare, il criterio utilizzato dal Consorzio sarebbe stato unicamente l’inclusione cartografica nel perimetro di contribuenza, a prescindere dal fatto che le acque meteoriche delle aree urbane interessate non transitano nella rete idraulica consortile, bensì nelle fognature comunali.
La polemica si intreccia con accuse politiche e gestionali. “Si arriva a questa tassa per tentare di ripianare i debiti accumulati da anni di gestione clientelare – si legge nel comunicato –. È una presa in giro che non possiamo accettare. Lo hanno già fatto con la sanità e con altri servizi pubblici, ora tocca al Consorzio”.
La coalizione annuncia una raccolta firme per promuovere un’azione giudiziaria, chiedendo ai sindaci della Valle Peligna di intervenire con decisione per bloccare quella che viene percepita come una misura punitiva e discriminatoria. Il messaggio politico è chiaro e diretto: “La destra ci impone tasse pensando di avere a che fare con un popolo di sciocchi. Ma qui, nessuno è fesso”.
Sarebbe il caso di farla anche per lo sfascio Sanità……guidata da Manager non proprio competenti.
È altresi assurdo che si debba pagare il consorzio per l’acqua irrigua anche se obiettivamente non se ne può usufruire come succedeva a mia madre che a 96 97 anni era soggetta a contributo anche se chiaramente in considerazione dell’età non poteva usufruirne
Sarebbe invece molto opportuno e giustificato che i manager rinunciassero anche ai cospicui onorari ( sembra ammontino ad 80000 euro…) a loro elargiti….
Scusate ma come si deve procedere per l’azione giudiziaria?
Quindi si paga la nuova tassa per pagare esoso stipendi, di conseguenza è ingiusta perché basta non assumere più dirigenti o presidenti esosi, e la tassa sarà abolita.
Il prossimo anno ci sarà un’altra scusa state a vedere.
Paghiamo i lauti compensi elargiti a vari soggetti legati al carrozzone politico della destra. In particolare quasi centomila euro erogati alla figlia di un noto politico sulmonese, figlia che ora si è candidata come consigliera comunale, dopo aver fallito l’assalto alla regione.