SANITÀ ABRUZZO, VIA LIBERA ALLA PROPOSTA DI LEGGE PER COPRIRE IL DISAVANZO DI 113 MILIONI
PESCARA – La giunta regionale abruzzese ha approvato nella serata di oggi una proposta di legge per la copertura del disavanzo della sanità regionale, rilevato al termine dell’esercizio 2024. La somma da finanziare ammonta a 113 milioni di euro, cifra che include anche poste su cui il Ministero ha chiesto chiarimenti nel tavolo interministeriale dell’11 aprile scorso.
Il piano di copertura prevede più voci:
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42,5 milioni derivano dalla rimodulazione dell’addizionale Irpef,
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20 milioni da accantonamenti già stanziati con leggi regionali approvate nel 2025,
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37,6 milioni dalle eccedenze del gettito tributario 2024,
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13 milioni ottenuti da tagli lineari a spese non fondamentali della Regione.
“Questa manovra è imposta dalla normativa per evitare sanzioni, ma si tratta di una scelta prudenziale – ha spiegato l’assessore alla Salute, Nicoletta Verì –. In luglio, con il bilancio consolidato, quantificheremo il disavanzo effettivo e libereremo le risorse accantonate in eccesso”.
Verì ha riconosciuto le difficoltà che il sistema sanitario regionale sta attraversando, evidenziando come le stesse criticità riguardino anche altre regioni italiane. Ma ha difeso l’impianto organizzativo voluto dal centrodestra: “Abbiamo scelto una sanità territoriale capillare e siamo consapevoli delle sue implicazioni. Non si può chiedere sostenibilità e poi insorgere per ogni ridefinizione organizzativa di un reparto”.
Nel mirino dell’assessore anche le proiezioni diffuse dalla minoranza che parlano di un ulteriore disavanzo da 120 milioni nel 2025. “I dati sono ancora incompleti: le Asl stanno caricando quelli del primo trimestre. È prematuro fare allarmismi. Non è ancora nota la quota del Fondo Sanitario Nazionale spettante all’Abruzzo e le vere tendenze si chiariranno solo dal secondo trimestre”.
Verì ha poi garantito che sono già attive manovre di contenimento dei costi e che da metà maggio partiranno tavoli di confronto con le aziende sanitarie per monitorare la situazione. “Il Dipartimento è al lavoro, ma il nodo vero resta a livello nazionale, nei criteri di ripartizione delle risorse”.
Nel frattempo, l’opposizione continua a premere sull’insostenibilità del modello attuale e sull’eventualità di ulteriori ricadute fiscali sui cittadini. Ma l’esecutivo regionale rassicura: “Nessun aumento delle tasse è previsto per quest’anno”.