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PRIMO MAGGIO, LA UIL ABRUZZO IN PRIMA LINEA: “ZERO MORTI SUL LAVORO, UN DOVERE CIVILE E MORALE”

PESCARA – “Uniti per un lavoro sicuro”. È con questo slogan che la Uil Abruzzo si prepara a celebrare la Festa dei Lavoratori, partecipando sia alla manifestazione nazionale di Montemurlo (Prato) sia a tre iniziative locali a Tagliacozzo, Pineto e Pescara. Al centro, ancora una volta, la battaglia per la sicurezza sui luoghi di lavoro e la tutela dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori.

“Il Primo Maggio deve essere un momento di riflessione ma anche di denuncia – ha dichiarato Michele Lombardo, segretario generale della Uil Abruzzo –. Da troppo tempo assistiamo a numeri inaccettabili di morti e infortuni sul lavoro. Serve un impegno condiviso per cambiare rotta e garantire a tutti il diritto di lavorare in sicurezza”.

Nel 2025, l’Abruzzo ha già contato 3 morti sul lavoro e 1.694 infortuni nei primi mesi dell’anno, mentre nel 2024 le vittime erano state 23 (1090 in tutta Italia). Dati che, seppur in lieve calo, non bastano a rassicurare: “Occorre rafforzare i controlli, potenziare gli organici degli ispettori del lavoro e investire concretamente in prevenzione – ha aggiunto Lombardo –. In un Paese industriale e democratico come il nostro, non possiamo rassegnarci all’idea che si possa morire di lavoro”.

La Uil Abruzzo sarà presente alla manifestazione nazionale di Montemurlo con una delegazione di 100 persone, guidata dal segretario nazionale PierPaolo Bombardieri. Parallelamente, sul territorio regionale, sono previste tre iniziative: a Tagliacozzo (ore 11.30, Museo di San Francesco) con Antonio Ginnetti, a Pineto nel pomeriggio con Massimiliano Bravo e a Pescara, alle 10.00 nella Sala dei Marmi della Provincia, con Fabiola Ortolano, dove si terrà anche la premiazione del “lavoratore ideale”.

Dati alla mano, se da un lato calano le vittime, dall’altro aumentano le malattie professionali, passate da 5.231 nel 2023 a 7.334 nel 2024, fino ai 1.363 casi registrati nei primi mesi del 2025. “Questi numeri – conclude Lombardo – non possono essere solo statistiche: dietro ci sono vite, famiglie, drammi. Il nostro obiettivo resta chiaro: zero morti sul lavoro. È una sfida che riguarda tutti, senza distinzioni politiche o territoriali”.

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