PRATOLA PELIGNA, IL RECUPERO A PICCOLI PASSI TRA IL CELESTE DEL CIELO E IL FERRO BATTUTO
di Luigi Liberatore – In via Ponente, in prossimità di piazza Garibaldi, c’è un angolo dove quiete e serenità sono indotte dal colore celeste che domina quello spazio pubblico recuperato ed abbellito dall’amministrazione comunale. Pubblichiamo le foto di prima e dopo affinchè tutti possano davvero comprendere la saggezza, la tenuità e la leggerezza con cui il Comune di Pratola Peligna ha saputo ridare alla città un angolo particolarmente significativo, sottraendolo al degrado. I meriti sono molteplici: quelli dell’architetto Sergio Pietraforte, delle ditte Cedem per la fornitura dei materiali, Pad e Di Bacco per i lavori in ferro battuto dati a titolo gratuito. E’ possibile dimenticare l’assessorato all’Urbanistica di Pratola Peligna? Davvero no. Paolo Di Bacco può davvero fregiarsi di questa opera di recupero cittadino che nel contesto urbano rappresenta qualcosa di straordinario per la delicatezza dell’intervento e per il colore dominante, quel celeste che in prospettiva fa da pendant al cielo terso che si intravvede alzando lo sguardo da “Ponente”.

E’ qualcosa di magico. Abbiamo citato tutti, perfino la interpretazione del celeste che dava Vincent van Gogh, meno che il vero artefice di questo piccolo passo che si inserisce in quel grande processo di affermazione prepotente di Pratola Peligna nello scenario regionale: il sindaco, Antonella Di Nino. Non appare e non vuole apparire, tuttavia sappiamo che c’è la sua mano in ogni iniziativa a Pratola Peligna, in quella pubblica ovviamente, una mano elegante quanto dura, capace e intransigente nel condurre una amministrazione che in questi anni ha saputo raccogliere decine di milioni di prestiti e finanziamenti. E’ da tempo che Antonella Di Nino volge le spalle alla cronaca, avendo scelto il silenzio della operatività alla inanità della polemica. Sappiamo, pure, che quando ci sarà da mostrare gli artigli la Di Nino non arretrerà, intanto si gode, senza apparire, questo piccolo successo della sua “Pratola bellissima” da un angolo magico della città, da via “Ponente” che col suo celeste dominante apre una strada di quiete verso un cielo disponibile.