PACENTRO, ONORATO IL RICORDO DEL MARESCIALLO FRANCO LATTANZIO
Pacentro – Si è tenuta nel pomeriggio di ieri, presso il cimitero comunale di Pacentro, una toccante cerimonia in occasione del 19° anniversario della scomparsa del Maresciallo Aiutante dell’Arma dei Carabinieri Franco LATTANZIO, caduto a Nassiriya, in Iraq, il 27 aprile 2006 all’età di 38 anni, nel corso della missione internazionale di pace “Antica Babilonia”.
Il ricordo del suo sacrificio, insieme a quello di altri militari caduti in quell’attentato, rimane scolpito nella memoria collettiva del Paese. Alle 08:40 di quel tragico giorno, un ordigno esplosivo colpì un convoglio della MSU (Multinational Specialized Unit) impegnato in attività di monitoraggio nei pressi del comando della polizia irachena. L’attentato provocò la morte del Maresciallo Franco Lattanzio, del Maresciallo Carlo De Trizio, del Capitano dell’Esercito Italiano Nicola Ciardelli e del Caporale rumeno Bogdan Hancu. Gravemente ferito anche il Maresciallo Enrico Frassanito, deceduto pochi giorni dopo a causa delle ustioni riportate.
Durante la breve ma intensa commemorazione, hanno reso omaggio alla memoria dell’eroe abruzzese i suoi familiari, il Comandante Provinciale dei Carabinieri di L’Aquila, Colonnello Salvatore Del Campo, il cappellano militare Don Claudio Recchiuti, il Sindaco di Pacentro Giuseppe Silvestri, numerosi carabinieri in servizio e in congedo dell’Associazione Nazionale Carabinieri, oltre a rappresentanti dell’Associazione Nazionale Forestali.
Nel corso della cerimonia, è stata ricordata anche la concessione postuma al Maresciallo Lattanzio della Croce d’Onore “alle vittime di atti di terrorismo o di atti ostili impegnate in operazioni militari e civili all’estero”. Una decorazione che testimonia il valore e la dedizione con cui ha servito l’Italia, fino all’estremo sacrificio. La motivazione parla di “elette virtù militari, elevatissimo senso del dovere e assoluta dedizione al servizio”, elementi che hanno contribuito ad accrescere il prestigio delle Forze Armate italiane e dell’Arma dei Carabinieri.
Pacentro si stringe così ancora una volta nel ricordo di un suo figlio, che ha dato la vita per la pace e la sicurezza internazionale, lasciando un’eredità di onore, coraggio e servizio.