
PIETRUCCI: UN PRIMO MAGGIO DI RIFLESSIONE PER USCIRE DALLA CRISI CHE VIVE LA CITTA’
Tra due giorni festeggiamo la festa del lavoro. La festeggiamo in una realtà, quella aquilana, che vive un disagio sociale ed economico senza pari. L’aquila, tra i quattro capoluoghi abruzzesi, ha la maggiore percentuale di mobilità in uscita per motivi di lavoro. L’età media del capoluogo di regione in 10 anni si è alzata paurosamente. Il centro storico stenta a ripopolarsi, i nostri giovani laureati cercano un futuro altrove e la situazione sanitaria peggiora di giorno in giorno per i cittadini. Mi interrogo quotidianamente sul che fare per invertire una tendenza pericolosissima per l’Aquila e per il suo comprensorio. C’è bisogno di un salto di qualità sia dal punto di vista amministrativo che politico, cercare e trovare investimenti che ridiano fiato economico e sociale al Capoluogo. Tornare quindi attrattivi per i nostri giovani in fuga. Un impegno che deve essere di tutti. E il lavoro povero, deve essere bandito. Diversamente l’emorragia e la desertificazione umana della città diverrà inarrestabile.
*Consigliere regionale