PARCO NAZIONALE DELLA MAIELLA: PIÙ PERSONALE GRAZIE A EMENDAMENTO: SODDISFATTA LA FP CGIL
Una svolta importante per il Parco Nazionale della Maiella e per quello del Gran Sasso e Monti della Laga: aumenta la dotazione organica degli enti grazie a un emendamento al decreto Pa, presentato dal deputato di Forza Italia Nazario Pagano. A darne notizia è la Fp Cgil dell’Aquila che, insieme alle componenti Rsu dei due parchi, ha condotto una lunga battaglia culminata ora in un significativo risultato.
Il sindacato esprime “grande soddisfazione per il traguardo raggiunto”, frutto di un percorso avviato a giugno 2023 proprio a Sulmona, con un incontro nella storica Badia Morronese. Da lì nacque la cosiddetta Carta di Sulmona, documento che denunciava le carenze di personale negli enti parco e proponeva interventi strutturali. A ottobre dello stesso anno, il tema fu portato all’attenzione della politica, fino all’attuale approvazione dell’emendamento.
“Un adeguamento importante della pianta organica del Parco Nazionale della Maiella – dichiara Anthony Pasqualone, segretario della Fp Cgil L’Aquila – che, dopo anni di tagli lineari per effetto delle politiche di spending review, consente un potenziamento e una migliore funzionalità dell’Ente. Si riporta così al centro il ruolo del personale dei parchi nazionali, restituendo dignità a enti fondamentali per il territorio”.
Il rafforzamento del personale rappresenta un punto cruciale per il futuro dell’ente, oggi in grado di passare da una struttura ridotta di appena 18 unità a una dotazione di 42 dipendenti. “Quando partimmo per questa battaglia – ricorda Dino D’Alessandro, Rsu Cgil del Parco della Maiella – temevamo di non riuscire a ottenere un riconoscimento adeguato. Oggi possiamo dire che il Parco, grazie a una nuova programmazione assunzionale rispettosa della normativa, potrà finalmente dotarsi di un concreto piano del fabbisogno”.
Il sindacato sottolinea come il potenziamento delle risorse umane rappresenti solo uno dei pilastri di una più ampia strategia a favore della tutela ambientale, del lavoro dignitoso e della valorizzazione del patrimonio naturale. La Fp Cgil continuerà infatti a battersi per un contratto nazionale che rispecchi le esigenze delle lavoratrici e dei lavoratori, per la stabilizzazione del personale precario, l’equa redistribuzione delle risorse e il miglioramento delle condizioni di lavoro.
Non manca infine il richiamo alla campagna referendaria promossa dal sindacato per l’8 e 9 giugno: “Proseguiremo – conclude Pasqualone – a sostenere le ragioni del sì ai cinque quesiti, per rafforzare i diritti e la sicurezza di chi ogni giorno opera per la salvaguardia dei territori, in particolare nei Parchi, veri avamposti di tutela ambientale e volano per un’economia sostenibile”.