LA MEMORIA DEL TEATRO CANIGLIA PRENDE VITA: PRESENTATE LE 400 LOCANDINE STORICHE DONATE DALLA FAMIGLIA SPERANZA
La collezione, che include circa 400 locandine, ĆØ un vero e proprio viaggio nel tempo, un racconto visivo delle stagioni teatrali che hanno portato a Sulmona i più grandi nomi della scena italiana, da Vittorio Gassman a Giorgio Albertazzi, da Peppino a Edoardo De Filippo. Un patrimonio che oggi sarĆ custodito e valorizzato per le future generazioni, grazie all’esposizione permanente all’interno del Teatro Caniglia.
MercoledƬ scorso, a Palazzo San Francesco, ĆØ stato sottoscritto l’atto di donazione ufficiale da parte degli eredi dell’avvocato Pasquale Speranza: i figli Enrica, Carlo e Serafino, alla presenza del segretario generale Giovanna Di Cristofano e della dirigente del primo settore Maurizia Di Massa. Questa mattina, si ĆØ svolta la cerimonia di presentazione della collezione al foyer del Teatro Caniglia, con un dibattito moderato da Giuseppe Fuggetta che ha visto gli interventi di personalitĆ istituzionali, della cultura e dei familiari.
Maurizia Di Massa, dirigente del Comune di Sulmona, ha sottolineato il valore di questa donazione per la cittĆ : “Oggi, con questo gesto, aggiungiamo un altro tassello importante alla valorizzazione della nostra memoria storica e culturale. Le locandine sono una testimonianza viva del nostro passato teatrale, e siamo felici che siano ora patrimonio di tutti”.
Carlo Speranza, figlio dell’avvocato Pasquale Speranza, ha ricordato con emozione lāimpegno del padre: “Mio padre avrebbe avuto il cuore pieno di orgoglio nel vedere queste locandine finalmente restituite alla comunitĆ . La sua passione per il teatro e per Sulmona vive attraverso questi preziosi frammenti di storia”.
Anna Colangelo, funzionario storico dell’arte della Soprintendenza, ha evidenziato l’importanza storica della collezione: “Le locandine raccontano un pezzo fondamentale della nostra cultura teatrale. Sono testimoni di una stagione che ha visto Sulmona protagonista in ambito nazionale e internazionale”.
Patrizio Maria D’Artista, direttore artistico della stagione di prosa del Teatro Caniglia, ha celebrato il ruolo del teatro sulmonese: “Le locandine non solo raccontano la nostra storia, ma rappresentano anche la qualitĆ e il prestigio che il Teatro Caniglia ha sempre avuto. Oggi possiamo continuare a celebrare il nostro teatro grazie a questa donazione”.
Enrica Speranza, figlia dell’avvocato Pasquale Speranza, ha condiviso il suo sentimento di orgoglio: “Questa donazione ĆØ il nostro modo di mantenere viva la memoria di nostro padre. Per lui, il teatro era vita, e oggi possiamo condividere con tutti questa sua grande passione”.
Carlo Alicandri Ciufelli, presidente dellāassociazione Pon Alumni del Liceo classico, ha sottolineato lāimportanza della collezione come bene comune: “Questo patrimonio non appartiene solo a una famiglia, ma a tutta la cittĆ . Ć un patrimonio che ci unisce e che ci ricorda l’importanza della cultura nel nostro quotidiano”.
Mila D’Eramo, funzionario del Comune di Sulmona, ha ringraziato i volontari che hanno contribuito alla conservazione e all’organizzazione delle locandine, sottolineando l’importanza del lavoro di squadra nella valorizzazione del patrimonio culturale.
Serafino Speranza, figlio dell’avvocato Pasquale Speranza, ha concluso: “Con questa donazione vogliamo che la memoria di nostro padre non svanisca mai. Le locandine sono il nostro regalo alla cittĆ e alle generazioni future”.
Clotilde Iavarone, ex consigliera Atam ha affermato: “Questa donazione ĆØ un segno di amore per Sulmona e per la cultura teatrale. Il Teatro Caniglia ĆØ stato e continuerĆ a essere un faro culturale per la nostra cittĆ , grazie anche al lavoro svolto da Pasquale Speranza”.
La cerimonia si ĆØ conclusa con la presentazione di una targa in ottone con la dicitura “Collezione dellāAvvocato Pasquale Speranza”, in ricordo dell’origine privata del lascito e dell’amore che l’avvocato Speranza nutriva per il teatro.
Un gesto dāamore che rende onore alla figura di Pasquale Speranza e testimonia come la memoria storica possa diventare un valore condiviso, un patrimonio culturale per la comunitĆ e un punto di riferimento per il futuro.
