QUATTRO CANDIDATI SINDACI E 15 LISTE MA IL CLIMA ELETTORALE SEGNA BASSE TEMPERATURE

Sono ben 232 gli aspiranti consiglieri comunali con quattro candidati a sindaco, divisi in 15 liste. Queste le formazioni in campo per le sfide del 25 e 26 maggio prossimi, per restituire alla cittĆ  un sindaco, un’amministrazione ed un consiglio comunale, dopo l’anticipata fine della consiliatura, nel dicembre scorso. A mezzogiorno ĆØ scoccato il termine per la presentazione delle liste a Palazzo San Francesco. Il centrodestra propone 96 candidati al consiglio comunale con le liste di Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega, Noi Moderati, Sulmona al Centro e Udc. Il candidato sindaco ĆØ Luca Tirabassi, 54 anni, presidente dell’ordine degli avvocati. Il centrosinistra, con candidato sindaco il giornalista Rai, Angelo Figorilli, 68 anni, presenta cinque liste e 75 aspiranti consiglieri comunali con liste Pd, Movimento Cinque Stelle, Sulmona Bene in Comune, Sulmona CittĆ  Futura e Sinistra Italiana Verdi. Le liste dei pentastellati e di Sbic sono composte rispettivamente da 14 e 13 candidati consiglieri, rispetto al numero massimo di 16 consentito dalla legge. Il polo civico riformista, che candida l’unica donna in lizza, Catia Puglielli, 48 anni avvocato e presidente del Tribunale per i diritti del Malato, ĆØ in corsa con tre liste: Convenzione Democratica, La Sulmona che Vogliamo e Puglielli sindaco, in tutto 45 candidati al consiglio comunale. Come largamente anticipato ĆØ corsa solitaria per il candidato sindaco Nicola Di Ianni, docente di 49 anni, con un’unica lista ā€œMetamorfosiā€ e 16 aspiranti consiglieri comunali. Nel pomeriggio si riunirĆ  la commissione elettorale, chiamata a vagliare le singole liste per la successiva ammissione.Ā  Le formazioni che si daranno battaglia in poco meno di un mese sono per la gran parte, salvo eccezioni rare, lo specchio fedele di una politica giĆ  da tempo segnata dalla fine dei partiti. Se in qualche caso, come nel centrodestra e nel centrosinistra, restano sigle di partito, eredi di partiti storici, in buona sostanza a farla da padrona ĆØ una generazione di tanti candidati che non hanno volto nĆØ nome nell’impegno politico ma neanche sociale e culturale della cittĆ . Oltretutto, a tanti sconosciuti, sebbene illustri, per caritĆ , si aggiungono candidati addirittura provenienti da fuori cittĆ . Casi ve ne sono in Noi Moderati, Fratelli d’Italia e Alleanza Verdi Sinistra, quest’ultima quasi per metĆ  con candidati d’importazione. Pochi ma presenti anche ex amministratori ed ex consiglieri comunali. Il M5S propone l’ex assessore comunale Attilio D’Andrea e gli ex consiglieri Jacopo Lupi e Angelo D’Aloisio. Più nutrita la schiera di ex nel Pd, con gli ex assessori Diego Bucci, oggi segretario del circolo cittadino dem, Enza Giannantonio, oggi presidente dello stesso circolo e gli ex consiglieri Claudio Febbo, Cristiano Gerosolimo, giĆ  presidente del consiglio comunale e Antonella La Gatta. Unica ex nella Lega ĆØ Roberta Salvati. Nella lista Sulmona CittĆ  Futura compaiono l’ex assessore alla Cultura, Carlo Alicandri-Ciufelli e l’ex consigliere Francesco Perrotta. In Sbic l’ex assessore Catia Di Nisio e l’ex consigliere Maurizio Balassone. Coppia di ex anche per Forza Italia, con l’ex vicesindaco Luisa Taglieri e l’ec consigliere Gaetano Pagone. Noi Moderati annovera l’ex assessore Angelo D’Agostino e l’ex consigliere Franco Di Rocco. Luigi Santilli, Luciano Marinucci e Nunzio Giovannelli sono gli ex della lista Sulmona al Centro. Fratelli d’Italia ha un ex consigliere provinciale Fidio Bianchi. Convenzione Democratica ha i suoi ex in Ezio Dante e Mauro Tirimacco, ex assessori e Alessio Di Masci, Vincenzo Mastropasqua ed Angelo Amori ex consiglieri. Ma al di lĆ  di candidati per “turismo elettorale” ed ex si avverte nell’aria l’assenza di entusiasmo della cittĆ  per una campagna elettorale, che sebbene solo adesso ai nastri di partenza ufficiale, finora ha suscitato molta indifferenza e distacco da parte dei cittadini. Lo segnalammo giĆ  nel gennaio scorso. La cittĆ  e soprattutto i “politicanti” locali, perchĆØ di politici in giro pochi se ne contano, sono stati colti impreparati a questo ennesimo imprevisto appuntamento con le urne. Tanto ĆØ vero che convincere cittadini alla candidatura o soltanto alla firma di sostegno alle liste non ĆØ stato facile per nessuno schieramento. E abbiamo giĆ  osservato che la responsabilitĆ  del clima freddo verso le elezioni appartiene ai giocolieri della politica, che se non mancano di strategie elettorali, sia pure non sempre vincenti mancano però della capacitĆ  di garantire stabilitĆ  e governabilitĆ . Ad ogni elezione si ripropongono, anche sotto mentite spoglie ma puntualmente arrivano difficoltĆ . CosƬ la cittĆ  resta nel limbo, tra giunte e consigli che vanno e vengono ed il suo futuro costretto nell’involucro dell’incertezza che pesa su tutta la comunitĆ  e sulle sue legittime aspirazioni. Agli elettori, quelli che saranno, la riflessione e le conclusioni.

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