
PIETRO DI STEFANO: GLI AGGRESSORI DI CARREFOUR SOLO UN MANIPOLO DI “SCAPPATI DI CASA”
Noi, cari esponenti della destra, nel festeggiare la Liberazione non saremo mai prigionieri di un gruppo di scalmanati che hanno assaltato il Carrefour del centro. E neppure la sinistra sarà prigioniera di quattro scappati di casa, anche per il fatto che alla causa della Palestina fanno solo danni, alla terribile tragedia di Gaza arrecano antipatie e speculazioni esattamente come la vostra. Il 25 aprile a piazza nove martiri è stato composto come da educazione e tradizione, composto è stato il corteo fino alla Villa Comunale per la cerimonia istituzionale. Noi gli estremismi li abbiamo sempre combattuti: ricordatevi bene le parole sulle brigate rosse, rammentatevi di Guido Rossa!!!
A voi per farvi prendere la distanza da fatti imputati a elementi dell’estrema destra, le parole bisogna tirarle fuori col forcipe e ancora oggi persistono consistenti sacche di ambiguità. Quindi compostezza e parole giuste come l’altrettanto giusta condanna al gesto e l’auspicio che la giustizia faccia il suo doveroso corso.
Altro non è ammesso, ne vi è permesso: siate sobri!
Vi infastidisce forse il fatto che in tutta Italia gli 80 anni della Liberazione siano stati onorati, ricordati e festeggiati con la compostezza che la morte di Papa Francesco liberamente imponeva? Non è servito lo sgambetto del governo per i cittadini liberi e democratici che si sono riversati per piazze e strade per festeggiare compostamente la Liberazione come accadde ottanta anni fa. L’Italia libera e democratica ha saputo unire il rispetto per l’anziano Papa, con il ricordo delle tante vittime che la furia nazifascista inferse all’Italia.
C’è voluta costanza e pazienza per farvi dichiarare antifascisti e manco lo riuscite a pronunciare con chiarezza e spontaneità.
C’è voluta insistenza perché il Sindaco rendesse omaggio alla lapide dei 9 martiri, ma appena si è presentata l’occasione ha intrapreso l’ennesimo viaggio, questa volta in Giappone, a portare chissà quale testimonianza visto che la città è ancora in scacco degli edifici puntellati, le scuole non ricostruite, importanti progetti di trasformazione del territorio miseramente boicottati. Ora alzate la cresta per quattro incoscienti? Non vi è parso vero, evvé? Attribuire tutto alla liberazione, alla sinistra e a ogni altra cosa che non vi va a genio. Noi siamo ancora qui a dire W il 25 aprile e stia lontano da noi chi attenta alla libertà delle persone.
*Ex Assessore al Comune dell’Aquila