
FALSE FATTURAZIONI E SUPERBONUS 110%: TRE PROFESSIONISTI SOTTO INCHIESTA A PRATOLA PELIGNA
SULMONA – Si chiude la fase preliminare dell’indagine avviata dalla Procura della Repubblica di Sulmona sull’utilizzo illecito del Superbonus 110% in relazione a lavori mai eseguiti sull’edificio “Condominio Pegaso”, a Pratola Peligna. Il sostituto procuratore Edoardo Mariotti ha emesso un avviso di garanzia nei confronti di tre professionisti – un 63enne di Sulmona, W.E.P., e due residenti a Pratola Peligna, V.P., 73 anni, e L.P., 78 anni – accusati di emissione di fatture per operazioni inesistenti per un importo complessivo di 84 mila euro.
L’indagine, avviata nel 2021 a seguito di un esposto in procura, riguarda lavori di manutenzione straordinaria e interventi di efficientamento energetico mai realizzati, ma rendicontati attraverso la pratica CILAS dell’11 ottobre 2021. Tra le opere dichiarate figurano la sostituzione di infissi, l’installazione di schermature solari, l’adeguamento degli impianti di climatizzazione invernale e la realizzazione di un impianto fotovoltaico. Interventi che, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, sarebbero rimasti solo sulla carta.
Al centro dell’inchiesta ci sono tre figure chiave del progetto: il direttore dei lavori, il progettista e il coordinatore della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione, oltre al responsabile dei lavori. I tre professionisti avrebbero, secondo l’accusa, emesso documentazione falsa con lo scopo di ottenere indebite agevolazioni fiscali tramite lo sconto in fattura previsto dal Superbonus.
Nel dettaglio, W.E.P. è accusato di aver emesso fatture per un imponibile di 50.758,25 euro (IVA esclusa), ottenendo uno sconto complessivo di 61.925,07 euro. V.P. avrebbe emesso fatture per 11.587,67 euro, con uno sconto di 14.130,36, mentre L.P. avrebbe certificato operazioni per 8.057,48 euro, generando uno sconto in fattura pari a 9.830,13 euro.
Gli indagati, assistiti dagli avvocati Alfieri Di Girolamo e Vincenzo Margiotta, hanno ora la possibilità di presentare memorie difensive o chiedere di essere interrogati, prima che la Procura valuti l’eventuale richiesta di rinvio a giudizio.
L’inchiesta si inserisce nel più ampio filone di controlli avviati a livello nazionale per contrastare le frodi legate all’uso distorto del Superbonus 110%, misura introdotta per rilanciare l’edilizia e favorire l’efficienza energetica, ma spesso finita al centro di operazioni illecite.