TOTOPAPA: UN VECCHIO ADAGIO RICORDA CHE CHI ENTRA PAPA IN CONCLAVE NE ESCE CARDINALE

di Massimo Prosperococco 
Chi entra Papa, esce Cardinale: l’illusione della certezza.
In questi giorni si moltiplicano i totonomi per il prossimo Papa ed è anche divertente assistere a questo proliferare di ipotesi: c’è un po’ di tutto, e bisogna ammettere che vedere tanta attenzione e varietà di opinioni è davvero interessante. Tuttavia, sappiamo bene che quando si chiudono le porte del Conclave, le logiche che prevalgono sono ben diverse da quelle che animano le chiacchiere e le previsioni esterne.
Noi, osservatori “terreni”, viviamo immersi nel presente, in un arco di tempo limitato, spesso guidati da ciò che appare più moderno, simbolico o mediaticamente efficace. Ma la Chiesa, con i suoi oltre 2000 anni di storia, ragiona su tempi lunghi, su equilibri profondi, su scelte che guardano ben oltre l’orizzonte immediato.
Non si può non ricordare il celebre aneddoto popolare: “Chi entra Papa in Conclave ne esce Cardinale”. Un monito che, ancora oggi, resta attualissimo e ci insegna a mantenere prudenza davanti alle previsioni troppo sicure o alle preferenze personali.
Forse dovremmo tutti imparare da questa saggezza popolare e accogliere i nomi che oggi preferiamo con lo spirito di “Cardinali in pectore”, consapevoli che la decisione finale seguirà vie che solo chi è dentro quelle mura potrà comprendere fino in fondo.

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