IL CONSIGLIERE PAOLO ROMANO DENUNCIA L’IMPOVERIMENTO DEL CAPOLUOGO E FA LE PULCI AL BILANCIO COMUNALE

di Paolo Romano*
In commissione ĆØ stata ufficialmente approvata una variazione di bilancio da diversi milioni di euro, ma a leggere i documenti qualche notizia mi ĆØ sembrato opportuno condividerla con tutti i cittadini aquilani.
Quello che ĆØ saltato subito all’occhio, e per questo siamo intervenuti come opposizione, ĆØ stato il mancato trasferimento di 728.000 euro a causa del taglio del governo Meloni e la conseguente scelta della Giunta Biondi di coprire questo ā€œbucoā€ attingendo dall’Irpef dei cittadini.
Ma i numeri veri stanno altrove:
Sul RESTART 2 sono disponibili per il Comune dell’Aquila circa 20 milioni di euro. Si parla di grandi progetti culturali ma poi a ben guardare spenderemo:
āœ… 2 milioni e mezzo per il gemellaggio con Bourges in virtù del fatto che sarĆ  capitale europea della cultura 2028.
āœ… 3 milioni per eventi culturali negli Istituti museali nazionali aquilani.
āœ… 4 milioni per non meglio precisati interventi per ā€œil rafforzamento delle capacitĆ  di valorizzazione culturale e turisticaā€.
āœ… 3 milioni per l’hub scuola lavoro – dalla ricerca all’industria: creazione di competenze per start up innovative.
āœ… 1 milione e trecentomila per la ristrutturazione e ammodernamento del terminal Lorenzo Natali e delle aree
circostanti.
āœ… 4 milioni per l’acquisizione di strumenti ā€œspecialisticiā€ per la tutela e valorizzazione del centro storico.
Bene sostenere l’ASM, ma anche qui manca trasparenza: questi fondi coprono tutte le criticitĆ  del nostro parco mezzi – vecchissimo e insufficiente – o sono solo un palliativo? Quando si legge che serviranno per l’acquisto di ā€œstrumenti specialistici per la conservazione del centro storicoā€ sta a significare che il fardello della manutenzione delle nuove pavimentazioni bianche ci costerĆ  fino a 4 milioni di euro?
Nel frattempo il cuore della capoluogo è passato da motore economico a zona economicamente depressa della città. Servirebbe un piano concreto, né gli slogan né tantomeno i silenzi imbarazzati che ci sono stati in commissione.
Servirebbe un supporto vero alle attivitĆ , le chiusure delle saracinesche, tantissime in questi anni, raccontano con chiarezza il fallimento dei servizi nelle azioni comunali.
L’Aquila ha bisogno di una visione, di scelte chiare e di coraggio politico. Non di gemellaggi e decisioni tanto roboanti quanto poco trasparenti.
*Consigliere Comunale

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