IL “FANTASMA” DI ANNAMARIA CASINI ALEGGIA SU PALAZZO SAN FRANCESCO

di Luigi Liberatore – E’ lontana davvero da queste elezioni. Discosta da tutte le manovre che animano Sulmona la quale risulta soggiogata mica dalla morte di papa Francesco (d’altronde morto un papa se ne fa un altro), e nemmeno dall’esito brillante della corsa della Madonna che scappa in piazza per cuialla fine non è caduto nessuno, sicchè i “Lauretani” possono gioire per un anno ancora a venire. Ho cercato di coinvolgere nel dramma politico che assilla la città di Sulmona l’ultimo sindaco che ha portato fino in fondo il suo mandato negli ultimi venti anni. Meglio, la sua via crucis visto che siamo in tema. Niente da fare. Anna Maria Casini si è defilata da ogni accostamento, anche per una battuta relativa alle prossime elezioni comunali della città di Sulmona, facendo capire che è fuori da ogni gioco. Ma è la sua figura tuttavia ad attrarre le nostre attenzioni, proprio la sua noncuranza rispetto alle elezioni di maggio che ci fanno dire che su palazzo san Francesco aleggia il suo fantasma. Fantasma “dolce”, di una donna minuta ma dal carattere di ferro tanto è vero che è poi uscita vincente dall’incontro-scontro di qualche anno fa con Bruno Di Masci, portando a termine il mandato quinquennale di sindaco di Sulmona. Alcuni uomini della sua Giunta si stanno riproponendo al governo della città, come il suo ex assessore Angelo D’Agostino, ma non sono questi i valori di caduta che mi inducono a una riflessione, tutta personale s’intende, sul nome dell’ex Casini in rapporto a questo turno elettorale incui i suoi ex collaboratori non potranno assolutamente beneficiarne come simbolo di appartenenza. I candidati alla sedia “elettrica” di palazzo san Francesco, quattro al momento, hanno di fronte innanzitutto un problema di ordine pratico, dopo che l’abbiano conquistata: sollevare la città dal grave stato di abbandono sotto il profilo della gestione urbana, quella che in parole povere parte dalle buche del disordine stradale, dal verde lasciato al fai da te, per non parlare del centro storico, regno intangibile delle notti violente. Poi ci sono le linee di indirizzo, cioè quelle che orientano la città e che abbracciano il sociale. Qui rischiamo di andare nella metafisica se non torniamo al problema principale: avere per Sulmona un governo stabile, cioè che duri almeno un quinquennio. La città ne ha bisogno perché torni ad essere quel tessuto socio economico di pregio sul quale hanno lasciato loro tracce sindaci duttili, autorevoli e anche autoritari. Potrei elencarli ma sarei partigiano. Mi limito a dire che su palazzo di Città aleggia il fantasma di Anna Maria Casini, l’ultimo sindaco a portare a termine il mandato da una ventina di anni a questa parte. Ecco, esorcizzarlo, superare l’ostacolo dopo troppi commissariamenti sarebbecome iniziare un nuovo cammino per la città di Sulmona. E penso che la Casini sia anche felice che le sia rubato il “primato”.

One thought on “IL “FANTASMA” DI ANNAMARIA CASINI ALEGGIA SU PALAZZO SAN FRANCESCO

  • Si va bene tutto ma i riti cristiani non citarli, anche perché nessuno reggerebbe il loro confronto.
    Per favore.

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