
QUANDO COMPRIAMO IL LATTE STIAMO ATTENTI. ECCO LE DIFFERENZE TRA I VARI TIPI
Che cosa fa la differenza fra un tipo di latte e l’altro? Il contenuto in grassi e il trattamento termico. Questo, a sua volta, incide sulla durata e sulle modalità di conservazione (in frigorifero o a temperatura ambiente). Vediamo le differenze tra i prodotti.
- Crudo: è il latte “al naturale”, che non subisce alcun tipo di trattamento e, per questo, deve essere consumato in tempi brevissimi. Generalmente è venduto nelle fattorie o nei distributori di latte alla spina. Bisogna sempre bollirlo prima del consumo, così come indicato in etichetta o sui cartelli esposti vicini ai distributori.
- Fresco pastorizzato: è il latte classico, sottoposto a trattamento termico breve (circa 15 secondi a 72°). Preserva al meglio gusto e qualità nutrizionali del latte d’origine, ma deperisce in fretta: si conserva in frigo per un massimo di sei giorni.
Nel banco frigo si trova anche il latte fresco Alta Qualità: subisce un trattamento termico più delicato rispetto a quello classico. Per essere di “Alta qualità” il latte di partenza deve avere dei requisiti igienico sanitari e di composizione precisi.
- Microfiltrato: è sottoposto sia a pastorizzazione sia a microfiltrazione. Quest’ultima elimina la maggior parte dei microbi. Mantiene il gusto del latte fresco, ma dura di più in frigo (10-15 giorni).
- Pastorizzato a temperatura elevata: il trattamento termico che subisce è a metà strada tra quello fresco e quello del latte UHT. Si mantiene in frigorifero molto di più, circa 25 giorni.
- UHT (Ultra High Temperature): è il latte a lunga conservazione. Viene trattato a temperatura altissima (135°-140°C) per 2-5 secondi per eliminare ogni forma batterica. Dura da 3 a 5 mesi a temperatura ambiente: è molto comodo per chi non fa la spesa tutti i giorni.
- Sterile: subisce un trattamento termico finale di sterilizzazione in contenitore sigillato. Dura minimo sei mesi a temperatura ambiente.
Se invece si considera il grasso, invece, esistono tre tipi di latte:
- Latte intero: il contenuto di grasso non può essere inferiore a 3,5%.
- Parzialmente scremato: il contenuto di grasso è compreso tra 1,5 e 1,8%.
- Scremato: la quantità di grasso non può superare lo 0,5%.
C’è infine un’altra tipologia di latte in vendita al supermercato ed è il latte senza lattosio. In questo prodotto lo zucchero del latte, il lattosio, è scisso in glucosio e galattosio: questo rende il prodotto adatto a chi è intollerante al lattosio e deve seguire accorgimenti particolari nella propria dieta.
Il latte senza lattosio si trova facilmente a lunga conservazione (UHT), ma si può trovare anche microfiltrato. Quanto al contenuto in grassi, c’è sia intero sia parzialmente scremato sia con un contenuto di grasso inferiore a 1,5%.