
ZUPPI TRA I PAPABILI AL SOGLIO DI PIETRO, SULMONA RICORDA LA SUA VISITA
Solo pochi mesi fa, nel novembre scorso, il cardinale Matteo Maria Zuppi fu protagonista al Teatro Maria Caniglia di Sulmona nell’incontro “Giustizia e Perdono – le vie della Pace”, promosso dalla Fondazione Carispaq. In quell’occasione, il presidente della Cei dialogò con il giornalista Paolo Mieli su temi profondi come la fratellanza, la giustizia e la riconciliazione, richiamando il messaggio spirituale di Celestino V. Oggi, con la morte di Papa Francesco, il suo nome è tra i più autorevoli tra i possibili successori al soglio pontificio. Per Sulmona, sarebbe un onore vedere diventare Papa un uomo che ha già scelto la città come luogo simbolico per parlare di pace.
Matteo Maria Zuppi, settantenne, romano, è tra le figure più rappresentative della Chiesa contemporanea. Insieme a lui, tra i papabili, ci sono il cardinale ungherese Peter Erdo e il guineano Robert Sarah. Ma Zuppi, in continuità con la linea pastorale di Papa Francesco, è considerato da molti come l’uomo giusto per guidare la Chiesa in questo nuovo tempo.
La morte di Papa Francesco lascia un vuoto immenso. La sua attenzione verso le periferie, la misericordia, il perdono e la solidarietà hanno segnato profondamente il suo pontificato. Il suo legame con l’Abruzzo, e con Sulmona in particolare, ha radici profonde. La visita del 2022 alla Perdonanza Celestiniana a L’Aquila ha rappresentato un momento storico: durante l’omelia a Collemaggio, Francesco rivalutò la figura di Celestino V, spesso ricordato per il “gran rifiuto” dantesco, definendolo invece “l’uomo del sì”, esempio di umiltà e coerenza.
Anche se non è mai stato fisicamente a Sulmona, la città natale di Celestino V, Papa Francesco ne ha celebrato l’eredità spirituale, valorizzandone il messaggio. Emblematica la presenza dei detenuti del carcere di Sulmona alla cerimonia della Perdonanza, a cui donarono opere artigianali, un gesto accolto dal Papa con grande affetto, definendoli “segno di speranza”.
Ora, dopo la morte di Francesco, si aprirà il Conclave: 135 cardinali elettori da tutto il mondo saranno chiamati a scegliere il nuovo Pontefice. Serviranno almeno 90 voti – i due terzi – per l’elezione. Dopo ogni scrutinio, il fumo dal comignolo della Cappella Sistina parlerà al mondo: nero se non c’è accordo, bianco per annunciare il nuovo Papa.
Nel frattempo, Sulmona prega e spera. Ricordando le parole di Zuppi pronunciate al Caniglia, la città si stringe nel ricordo di Papa Francesco, che ha saputo valorizzare l’anima di questa terra e che qui sarà ricordato per sempre come un amico vero.