VENERDÌ SANTO A SULMONA: LA TRADIZIONE SI RINNOVA NEL SEGNO DEI GIOVANI E DELLA CORALITÀ

198 ANNI DI FEDE E STORIA

Sulmona si prepara a vivere una delle sue giornate più intense e identitarie: il Venerdì Santo. Una tradizione che si ripete senza interruzioni dal 1827, quando la Congrega dei Nobili cedette il testimone all’Arciconfraternita della Santissima Trinità. Da allora, ogni anno, al calare del sole, la città si raccoglie per la processione che rievoca la traslazione di Gesù deposto dalla croce verso il sepolcro.


UNA DOPPIA PROCESSIONE

Il programma prevede due momenti distinti. Alle 17 si terrà la piccola processione lauretana con partenza dalla chiesa della Tomba: il corteo, composto dal Cristo Morto e dalla Madonna che Scappa (vestita di nero), sarà accompagnato dai confratelli di Santa Maria di Loreto in mozzetta verde. Alle 20, poi, inizierà la solenne processione trinitaria, momento centrale del Venerdì Santo, organizzata per il 198esimo anno consecutivo.


IL RITORNO DEL MESSAGGIO CORALE

Tra le novità di quest’anno, spicca il rinnovato impegno del coro del Miserere, composto da ben 125 elementi diretti dal maestro Alessandro Sabatini. Il gruppo, che ha già dato un primo toccante assaggio nei giorni scorsi con l’esecuzione dei quattro versetti del salmo 50 (Miserere, Amplius, Tibi Soli ed Ecce), si arricchisce della presenza di nove nuovi cantori e tre rientri. Un segnale forte di vitalità e trasmissione generazionale.


GIOVANI PROTAGONISTI NEI PREPARATIVI

Anche il lavoro di allestimento delle statue è stato affidato a un numero ristretto di confratelli, in gran parte giovani, che con dedizione e riservatezza hanno curato ogni dettaglio. Il coinvolgimento delle nuove leve è sempre più visibile e prezioso per garantire continuità alla secolare tradizione.


L’ANIMA DELLA CITTÀ

Con passo lento e cadenzato, oltre 240 trinitari in saio rosso attraverseranno le vie del centro storico. Il corteo sarà accompagnato, si spera, da circa 50 fanali (solo se entro questa mattina verranno reperiti altri portatori), che illumineranno il cammino della processione lungo il tradizionale itinerario: via Ciofano, via Corfinio, via Barbato, villa comunale, corso Ovidio, via De Nino, via Angeloni e piazza Garibaldi. Qui avverrà il simbolico “scambio” con i lauretani. Il rientro alla chiesa della Santissima Trinità, previsto per la mezzanotte, sarà preceduto dalla preghiera finale del vescovo davanti all’Annunziata.


UN ABBRACCIO CHE COINVOLGE TUTTI

Una città in fermento accoglierà centinaia di turisti. Nei vicoli del centro storico, l’attesa si fa tangibile: c’è chi accende una candela, chi prepara una croce, chi osserva in silenzio. L’apertura della chiesa della Trinità alle ore 18 sarà il primo momento di raccoglimento, con i fedeli che si accosteranno alla bara del Cristo Morto, al tronco della croce cremisi e alla statua dell’Addolorata.

La processione del Venerdì Santo non è solo tradizione, ma un sentimento collettivo che continua a unire generazioni, tra emozione, preghiera e un silenzioso “struscio” che attraversa i secoli.

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