RETTIFICA

Riceviamo e pubblichiamo:

Oggetto: Richiesta di rettifica ai sensi dell’art. 8 L. 47/1948 – Articolo “Il miracolo occupazionale di Roberta Salvati” – ReteAbruzzo, 16 aprile 2025

Alla cortese attenzione del Direttore
ReteAbruzzo
c.a. Claudio Lattanzio

Con riferimento all’articolo pubblicato in data 16 aprile 2025 su ReteAbruzzo, a firma del sig. Claudio Lattanzio, dal titolo “Il miracolo occupazionale di Roberta Salvati”, si chiede procedere alla immediata pubblicazione integrale della presente rettifica ai sensi dell’art. 8 della Legge 8 febbraio 1948, n. 47.

Nell’articolo si riportano affermazioni oggettivamente false e gravemente lesive, tra cui:

la meritocrazia viene sistematicamente messa da parte e il concetto di opportunità pare valere solo per pochi, selezionati nomi. È il caso emblematico di Roberta Salvati, ex consigliera comunale di Sulmona

ha fatto scalpore per il suo recente “atterraggio morbido” negli uffici della vice presidenza del Consiglio regionale d’Abruzzo.

dettagli che definire “curiosi” è un eufemismo.

Innanzitutto, non è chiaro con quale ruolo e quali mansioni la Salvati sia stata inserita nello staff di Scoccia. Nessuna nota ufficiale, nessun annuncio, nessun documento pubblico a supporto. Una nebulosa di informazioni che, in piena campagna elettorale, sa tanto di strategia opaca.

Ma ciò che ha davvero acceso la miccia dell’indignazione è il percorso che ha condotto la Salvati da un posto di centralinista presso l’Asl di Teramo — ottenuto tramite selezione pubblica — fino agli uffici della Regione. Un “comando”, così lo ha definito lei stessa in un’intervista al quotidiano Il Centro, reso possibile, a suo dire, dalla federazione tra Lega e Noi Moderati. 

Una motivazione che non regge, e che appare come un goffo tentativo di coprire quello che sembra essere a tutti gli effetti l’ennesimo esempio di corsia preferenziale riservata ai politici, anche in spregio al più basilare buon senso. In un Paese dove milioni di cittadini devono lottare ogni giorno con una burocrazia lenta e spietata, dove spostarsi da un ufficio all’altro comporta iter complessi, attese infinite, concorsi, punteggi e graduatorie, ecco che chi ha il “pass” giusto può passare con disinvoltura dal centralino a un incarico strategico in Regione.

Una dinamica che non solo solleva interrogativi sul merito e la trasparenza, ma getta un’ombra inquietante sul rapporto tra le istituzioni e i cittadini

E a rendere tutto ancora più grottesco, c’è la tempistica: la Salvati si candida per un seggio nel consiglio comunale, ma nel frattempo assume un ruolo — non meglio definito — nello staff della vicepresidente di un altro partito, a pochi giorni dall’apertura della campagna elettorale. Una mossa che sa di calcolo elettorale, di posizionamento, di quella politica delle “poltrone” che tanti cittadini dicono di non sopportare più.

Che poi la stessa Salvati non sia nuova a cambi di casacca — essendo stata in passato anche presidente del circolo del Partito Democratico a Sulmona — è solo la ciliegina su una torta già difficile da digerire.

In un tempo in cui la credibilità della politica è ai minimi storici, certi “miracoli” occupazionali non fanno altro che alimentare disillusione e rabbia.



Tali affermazioni risultano false e smentita dai fatti in quanto gli atti riguardanti la composizione della segreteria della Vicepresidenza del Consiglio regionale d’Abruzzo – inclusa la posizione della sig.ra Roberta Salvati – sono pubblici, ufficiali e disponibili sul sito istituzionale della Regione Abruzzo, nella sezione relativa al personale in comando.

Non solo tali atti esistono ma sono stati adottati nel rispetto della normativa vigente che prevede la possibilità per le strutture politiche regionali di avvalersi sia di personale interno in comando da altri enti, sia di personale esterno a contratto.

Oltre alla falsità documentale sopra riportata, l’intero impianto dell’articolo si fonda su insinuazioni scorrette e gratuite, con espressioni come “miracolo occupazionale”, “atterraggio morbido”, “strategia opaca” e “corsia preferenziale”, che non solo non trovano alcun riscontro e che hanno l’unico intento di gettare discredito personale e politico sulla mia persona.

Un giornalismo serio dovrebbe verificare i fatti e consultare le fonti ufficiali anziché alimentare narrazioni totalmente destituite di fondamento e magari pure suggerite.

Alla luce di quanto sopra, si chiede la pubblicazione immediata e integrale della presente rettifica, con pari evidenza rispetto all’articolo originario, riservandomi, ogni azione di tutela nelle sedi opportune.

Distinti saluti,
Roberta Salvati

 

4 thoughts on “RETTIFICA

  • Ha toccato un nervo scoperto chiaramente !!!!

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  • Si va bè sono pubblici, scritti, nel rispetto delle norme ecc. ma non capisco cosa cambia; LEI, dell’esecutivo regionale della Lega, è stata inserita nello staff del vice Presidente Regione Marianna Scoccia di Noi Moderati. Punto.
    Sarà il prossimo SALTO? Vedremo ma comunque sempre salto è, scritto o non scritto. Il suo si chiama arrampicarsi sugli specchi, ma lei è abituata: ai salti e all’arrampicata…

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  • Anche il curriculum della signora si trova in rete. Li si possono vedere i meriti che le sono stati riconosciuti.

    Risposta
  • Francamente non ho compreso qual è la smentita. Mi sembra più che altro una conferma.

    Risposta

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