DOMANI ALL’AUDITORIO ANCE, ALLE 17.00, PRESENTAZIONE DEL LIBRO “MENO EROE CHE UOMO” DI ROBERTA DE ZUANI
di Fulvio Angelini
Associazione Nazionale Partigiani d’Italia
Comitato provinciale dell’Aquila
Comunicato stampa
Domani la Presentazione di “Meno eroe che uomo”, il libro su Caproni e la
guerra scritto da Roberta De Zuani (Textus edizioni)
Un appuntamento prezioso per riflettere sul buio di questi giorni e sulla forza della poesia:
domani alle 17 all’auditorium dell’ANCE verrà presentato il libro “Meno eroe che uomo” di
Roberta De Zuani, edito da Textus.
Un saggio che nasce dal desiderio di un’insegnante di trovare nella poesia uno spazio di
luce e di speranza da poter continuare a trasmettere alle nuove generazioni.
Il tema ripercorre la vita e l’opera di Giorgio Caproni, seguendo il filo rosso del trauma da
lui vissuto nel rapporto con la guerra e la morte, per tentare una riflessione capace di
scavare, portare alla luce e metabolizzare il bisogno antico e sempre nuovo dell’umanità di
autodistruggersi.
Caproni nasce durante la guerra in Libia, vive da bambino lo strazio della Prima guerra
mondiale, partecipa alla Seconda da soldato sul fronte occidentale e dopo l’8 settembre
sceglie la lotta partigiana.
Analizzando l’opera in prosa e in poesia di Giorgio Caproni, il saggio tenta di spiegare i
rimandi continui al tema della guerra e della guerra di liberazione che la percorrono in
maniera evidente o carsica.
Dal diario scritto durante l’esperienza al fronte occidentale fino all’Analisi dei racconti
partigiani, traspare l’importanza di questa esperienza nella formazione civile e umana del
poeta, ma anche nella sua formazione letteraria, tanto che dirà: “imparai molto da loro [i
partigiani], forse anche a vivere e perciò a scrivere”.
L’educazione al senso di umanità che traspare dai racconti è quello di chi, nella certezza di
stare dalla parte giusta della storia – quella di chi lotta per liberare l’Italia dalla dittatura
fascista – non può fare a meno di considerare che la guerra è sempre guerra civile, guerra
dell’uomo sull’uomo.
Il messaggio del libro, dunque, sta proprio qui: nel bisogno urgente di rileggere Caproni
capace, in ogni circostanza, di ricercare l’umano nell’uomo, dimostrandoci
costantemente che non è nello spirito di prepotenza e sopraffazione che si trova il vero
eroismo, ma nel riconoscimento della nostra fragilità.
Se, in questi giorni in cui di nuovo l’incubo della guerra torna a trovarci con tutta la sua
forza seduttiva, vogliamo provare a dare speranza al nostro futuro, la poesia, e la poesia di
Caproni con la centralità di questo suo messaggio, appare come uno spiraglio di luce.