CARTELLE “PAZZE” SANITA’: RIUNIONE AD AVEZZANO DELL’ASSOCIAZIONE DEI CONSUMATORI ADICU
di Carlotta Ludovici*
Si è tenuta l’audizione al Consiglio straordinario del Comune di Avezzano
della Associazione dei Consumatori ADICU – aps – Ente Terzo Settore, la cui responsabile dello Sportello
della provincia di L’Aquila è l’Avv. Prof.ssa Ludovici Carlotta. Il Consiglio straordinario è stato indetto
per affrontare lo spinoso tema della sanità pubblica, con riferimento in particolare sia alle lunghe liste di
attesa degli utenti che alle migliaia di avvisi di pagamento per asserite mancate disdette delle prestazioni
sanitarie. Il confronto è avvenuto tra le forze politiche, i sindacati, le associazioni del territorio a tutela dei
consumatori e la Direzione Generale strategica Asl 1 Avezzano – L’Aquila – Sulmona, presente il Direttore
generale Prof. Ferdinando Romano.
Il Consiglio si è tenuto per affrontare, tra gli altri punti all’Odg, l’annosa problematica relativa alle
migliaia di avvisi di pagamento recapitati ai cittadini della provincia aquilana dall’Agenzia delle Entrate
su incarico dell’ASL 1 a far data dal 2022 ed in modo massivo nel 2024 per le asserite mancate disdette
delle prenotazioni sanitarie.
Come già fatto in sede di Commissione Vigilanza della Regione Abruzzo il 20 marzo u.s., l’Associazione
ADICU ha posto un quesito specifico al Manager della ASL 1 con riferimento ai criteri adottati per
identificare i soggetti destinatari di tali improvvide richieste di pagamento, ricordando alla Direzione
sanitaria che molti di loro hanno disdettato la prenotazione via telefono ovvero hanno effettuato la
prestazione prenotata, referto e ricevuta di pagamento del ticket alla mano.
Durante l’intervento in Consiglio l’ADICU ha rappresentato, inoltre, l’impossibilità per l’utente di provare
l’avvenuta disdetta telefonica, magari risalente a dieci anni fa, prassi questa seguita fino ad oggi. Si
tratterebbe, come è solito dire in gergo forense, di una “probatio diabolica”. Le contestazioni, infatti,
vanno effettuate nell’immediatezza e non quando l’asserito credito in molti casi è addirittura prescritto.
Ad ogni modo, ancora una volta l’Azienda sanitaria a tale quesito di fatto, ora come allora, non ha fornito
alcuna plausibile risposta. È stato paventato, invece, che gli utenti hanno pagato le sanzioni perché
evidentemente hanno riconosciuto di non aver disdettato a suo tempo le prenotazioni. Ebbene, a
prescindere dal fatto che è improbabile avere memoria di fatti risalenti ad anni fa, tuttavia pare sfugga che
i più hanno rinunciato ad adire le vie legali poiché considerate più onerose sia in termini economici, sia in
termini di dispendio di tempo ed energie. E’ da sottolineare che finora sono stati incassati più di due
milioni e mezzo di euro.
Anche il canale della email dalla Asl dedicata 1 ai reclami non appare la strada giusta, considerato che
l’ADICU sta ricevendo numerose segnalazioni da parte di utenti che hanno richiesto personalmente in
autotutela l’annullamento delle cartelle, ma che, tuttavia, non hanno ricevuto alcun riscontro.
Pertanto, nel consigliare per il futuro di effettuare disdette in modalità telematica, si invitano tutti i
cittadini a rivolgersi allo Sportello ADICU di L’Aquila per la tutela dei propri diritti nelle sedi più
opportune, in attesa che l’azienda sanitaria fornisca finalmente i giusti riscontri alle nostre richieste e si
attivi per risolvere una problematica seria che essa stessa ha creato.
*Avvocatessa