UN TUFFO NEGLI ANNI ’90: SULMONA CELEBRA IL “NAIMA” CON UNA MOSTRA TRA SUONI, SOGNI E VOLTI

Un omaggio a un luogo che ha fatto la storia della musica dal vivo nel centro Abruzzo, diventando un vero e proprio punto di riferimento per intere generazioni di musicisti e appassionati. Si intitola “Naima 2025 – Suoni, Sogni, Volti” la mostra che sarà inaugurata giovedì 17 aprile alle 18.30 nei locali di FG Music, in Viale Papa Giovanni XXIII a Sulmona: un’iniziativa per rivivere e riscoprire l’atmosfera del Naima, il mitico locale di via Alessandro Volta che, tra il 1994 e il 1997, ha rappresentato un punto d’incontro fondamentale per la scena musicale giovanile locale e nazionale.

Fondato da Domenico Leone e Paolo Meniconi, il Naima è stato per tre intensi anni il fulcro della proposta musicale indipendente sulmonese, ospitando concerti di ogni genere: dal jazz al rock, dal blues alla musica d’autore. Una realtà che ha saputo attrarre l’attenzione della stampa specializzata e degli addetti ai lavori, ma soprattutto ha acceso la passione di tantissimi giovani artisti che sul suo palco hanno trovato spazio per esprimersi e crescere.

La mostra – a cura di Emanuele Verrocchi e Silvio Mancinelli – raccoglie manifesti, fotografie, articoli di giornale, schede e poster originali delle band che si sono esibite nel locale, tra cui tanti nomi che ancora oggi suscitano emozione nei cuori di chi c’era: Senzabenza, Mr. Igor, MG14, Nameless, Attn’ Kiff, Mescalina, Le Voglie di Maria, No Future, Rotten Sound, Angry Noise, Meat For Dogs, Sacral Death, solo per citarne alcuni. La mostra resterà aperta fino al 4 maggio, con orario 10-13 e 16-20 dal lunedì al sabato (chiusa domenica e festivi). Per informazioni è attivo il numero WhatsApp 340-0735506.

La mostra nasce per omaggiare un periodo culturale e per certi aspetti irripetibile per Sulmona – spiega Emanuele Verrocchi – È doveroso rendere omaggio al Naima e ai suoi fondatori, per aver dato alla città una proposta musicale allora inedita e per aver offerto a tanti ragazzi un palco su cui esprimersi liberamente”. L’invito è aperto anche a tutti i musicisti di quel periodo, chiamati a contribuire con foto, materiali e ricordi: “A molti – aggiunge Verrocchi – farà piacere rivedersi”.

Secondo il giornalista musicale Antonio Ranalli, “il successo del Naima si colloca nel solco dell’esplosione del rock italiano degli anni ’90, un’epoca che ha visto sbocciare centinaia di band e un fermento culturale che ha contagiato tanti ragazzi. Anche Sulmona ha avuto i suoi protagonisti, come gli MG14, che hanno saputo indicare una direzione, musicale e generazionale”.

Per Silvio Mancinelli, l’altro curatore della mostra, “l’aspetto più importante del Naima è stato quello aggregativo: oltre che tante band, sono nate tante amicizie che durano ancora oggi. Dalla ricerca è emerso anche tanto materiale video che stiamo digitalizzando. L’idea è quella di realizzare un documentario, con interviste ai protagonisti di allora, per lasciare una testimonianza che possa ispirare anche le nuove generazioni a prendere in mano una chitarra e a esprimere le proprie emozioni”.

Un viaggio nella memoria e nelle emozioni, tra suoni e sogni di un’epoca che ha lasciato il segno. Un pezzo di storia musicale locale che torna a vivere, nel ricordo di chi c’era e nella curiosità di chi vorrà scoprire un angolo magico della Sulmona anni ’90.

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