IL “TRONCO” RESTAURATO E’ TORNATO AI TRINITARI
Il Tronco, la grande croce vellutata cremisi, che apre la processione del Venerdi Santo, è stato restituito stamattina all’Arciconfraternita SS.Trinità dopo il lavoro di restauro eseguito dalla ditta Liana Persichelli di Roma. Il trasporto di andata e ritorno del Tronco è stato compiuto dalla Di Nino Trasporti, di Pratola Peligna, a titolo gratuito. All’opera di restauro ha contribuito la Fondazione Carispaq. La grande croce, simbolo per eccellenza della processione trinitaria, è opera dell’artigiano sulmonese Nicola Gizzi, risalente al 1752. Il Tronco è intarsiato di tralci in argento, a raffigurare la Croce come Albero della Vita. Secondo la teologia la Croce ed il sacrificio di Cristo sono fonti della redenzione dell’uomo e quindi della vita eterna. Sulla sommità del Tronco compare il cartiglio con l’acronimo I.N.R.I., Gesù Nazareno Re dei Giudei, che è la motivazione della condanna a morte del Cristo. Sullo stesso Tronco, nella processione del Venerdi Santo, spicca anche la medaglia che Papa Pio XI volle assegnare all’Arciconfraternita trinitaria per la sua partecipazione all’Anno Santo del 1925.