RAPINA AL LIDL DI SULMONA, ARRESTATO 58ENNE
Con una pistola giocattolo in pugno ha fatto irruzione nel supermercato Lidl di via Sallustio a Sulmona, minacciando la cassiera e il capo del personale per farsi consegnare l’incasso. È accaduto nel primo pomeriggio, quando un uomo di 58 anni, Roberto Terrasi, già noto alle forze dell’ordine, si è presentato armato nel punto vendita, seminando il panico tra dipendenti e clienti.
La cassiera, colta di sorpresa e visibilmente spaventata, ha iniziato a urlare chiedendo aiuto, mentre il capo del personale, raggiunto subito dopo dall’uomo armato, ha cercato di gestire la situazione chiedendo alla dipendente di aprire il cassetto. Alla fine, sono stati consegnati 300 euro in contanti, con cui il rapinatore si è allontanato rapidamente in bicicletta.
Una scena di forte tensione che ha lasciato sotto shock non solo i dipendenti ma anche i clienti presenti, alcuni dei quali si sono precipitati a soccorrere la cassiera. Immediato l’intervento delle forze dell’ordine, allertate dal personale del supermercato. I carabinieri della compagnia di Sulmona, coordinati dal maggiore Toni Di Giosia, sono riusciti in pochi minuti a rintracciare e bloccare il 58enne.
L’uomo, noto per essere stato in passato coinvolto nell’omicidio Doldo, è stato condotto in caserma per gli accertamenti. I militari hanno raccolto le testimonianze dei presenti, tra cui quelle della cassiera e del capo del personale, che hanno descritto nel dettaglio le fasi della rapina. Entrambi hanno raccontato di essersi sentiti minacciati dall’arma, senza sapere se fosse vera o meno, e di aver reagito con paura alla situazione.
I carabinieri hanno anche acquisito le immagini delle telecamere di sorveglianza del supermercato e, sulla base di quanto emerso, hanno arrestato il 58enne in flagranza di reato. Su disposizione del sostituto procuratore della Repubblica di Sulmona, Stefano Iafolla, l’uomo è stato trasferito nel carcere di massima sicurezza della città, dove resterà in attesa dell’udienza di convalida prevista nelle prossime ore.
Il suo avvocato difensore e amministratore di sostegno, Mauro Maiorano, intende chiedere una misura meno afflittiva, tenuto conto delle condizioni psico-fisiche dell’assistito.