INAUGURATO A PRATOLA IL PRIMO DISTRETTO BIOLOGICO D’ABRUZZO
È stato inaugurato ufficialmente questa mattina il primo distretto biologico d’Abruzzo, il “Decumano Maximo d’Abruzzo”, promosso dall’Istituto di istruzione superiore tecnico e professionale “Arrigo Serpieri” di Pratola Peligna, dove si è svolta l’inaugurazione. Alla cerimonia ha preso parte anche il sottosegretario all’Agricoltura, sovranità alimentare e foreste, Luigi D’Eramo, che ha definito il progetto “innovativo” e “virtuoso”, capace di unire aziende, Comuni, l’Ente Parco Regionale Sirente-Velino e i giovani, con l’elemento distintivo di essere un bio distretto il cui soggetto proponente è una scuola.
“Gli istituti agrari hanno e avranno sempre di più un ruolo importante nel garantire la qualità e la crescita sostenibile dell’agroalimentare abruzzese ed italiano e il nostro patrimonio di biodiversità”, ha sottolineato D’Eramo. “Il settore biologico – ha aggiunto – si conferma in crescita, sia in termini di superficie agricola utilizzata (Sau) che di numero di operatori. I bio distretti rappresentano un’opportunità per le economie locali e per attrarre nuovi flussi turistici e il Masaf ha destinato al loro sviluppo 10 milioni di euro. È solo una delle misure per sostenere un settore strategico in cui siamo leader in UE e che potrà avere ulteriore slancio con il marchio del biologico italiano, che presenteremo a breve”.
Con l’inaugurazione odierna, alla presenza anche di Emanuele Imprudente, assessore regionale all’Agricoltura, prende dunque il via anche la prima concreta iniziativa del distretto: l’apertura di dieci “smart stores”, negozi automatizzati dedicati alla vendita di prodotti tipici locali, distribuiti nei Comuni aderenti al distretto.
La società consortile del distretto è stata costituita nei giorni scorsi presso l’Istituto “Arrigo Serpieri” di Pratola Peligna, diventato il simbolo di una scuola capace di essere protagonista di un nuovo modello di sviluppo locale. Con sedi anche ad Avezzano e Castel di Sangro, l’Istituto Serpieri ha saputo creare una rete che comprende 40 aziende biologiche e coinvolge 32 Comuni della Provincia dell’Aquila: Pratola Peligna, Roccacasale, Pacentro, Prezza, Raiano, Corfinio, Vittorito, Sulmona, Introdacqua, Pettorano sul Gizio, Goriano Sicoli, Castelvecchio Subequo, Molina, Castel di Ieri, Acciano, Secinaro, Rocca di Mezzo, Cerchio, Celano, Collarmele, Fagnano Alto, Fontecchio, Gagliano Aterno, Magliano de’ Marsi, Massa d’Albe, Ocre, Ovindoli, Pescina, Rocca di Cambio, Aielli, San Demetrio ne’ Vestini e Tione degli Abruzzi.
A guidare il distretto è il consiglio di amministrazione, presieduto dal dirigente scolastico Francesco Di Girolamo, che ha definito il progetto “un’occasione storica per il territorio”.
A supportare il distretto vi è anche il comitato tecnico-scientifico guidato da Alessandro Bucciarelli, pioniere del biologico che trent’anni fa portò nella Piana del Fucino l’Università di Pisa per sperimentare la coltivazione di patate e carote con metodi biologici. Nonostante le difficoltà iniziali dovute al mancato rispetto delle regole del biologico da parte di alcuni agricoltori, l’iniziativa produsse effetti positivi sull’economia locale.
Il “Decumano Maximo d’Abruzzo” è ora uno dei 30 bio distretti in Italia e dei 160 presenti in Europa, ma l’unico in cui la proposta nasce da un istituto scolastico. Rappresenta un modello innovativo di sviluppo sostenibile, integrando agricoltura, ambiente e comunità locali in un’unica visione strategica.
L’inaugurazione di oggi segna l’inizio di un percorso che mira a fare dell’Abruzzo un punto di riferimento nel biologico nazionale ed europeo.