SICUREZZA E MOBILITÀ A SULMONA: 358 FIRME PER CAMBIARE VIA DEI CAPPUCCINI

Sulmona – Sono 358 i cittadini che hanno firmato in poche ore la petizione per la messa in sicurezza di via dei Cappuccini a Sulmona, promossa dall’associazione Bicincontriamoci. Una mobilitazione che coinvolge non solo i residenti della zona, ma anche tanti abitanti della città e della Valle PelignA, tutti uniti dalla preoccupazione per una situazione che viene definita “scandalosa”.

La strada, una delle principali direttrici di traffico della città, è da tempo oggetto di segnalazioni per l’alto numero di mezzi pesanti che la percorrono, in particolare quelli diretti o provenienti dal centro Cogesa, ma anche per le auto private che, approfittando del rettilineo, spesso superano i limiti di velocità. Il recente cantiere della ciclopedonale, fermo per esaurimento fondi (circa 250mila euro già spesi), ha peggiorato la situazione, aumentando disagi e dubbi sulla reale utilità dell’opera.

“Una pista ciclopedonale fatta così non serve né ai ciclisti né ai pedoni – denunciano i promotori della petizione – meglio trasformarla in un semplice marciapiede, utile e funzionale, che richiederebbe anche meno risorse per essere completato”.

Un primo confronto con il commissario prefettizio, il dirigente del 3° settore e il comandante dei vigili urbani, seppur utile sul piano del dialogo, non ha prodotto risultati concreti. L’unico intervento visibile è stato l’installazione di un autovelox fisso, che tuttavia non è attivo in modo continuativo.

Le richieste avanzate sono chiare e dettagliate:

• limite di velocità di 30 km/h su tutta la strada, come già avviene su via Ancinale;
• potenziamento dell’autovelox con controllo attivo H24;
• modifica del progetto della ciclopedonale in un marciapiede;
• blocco immediato del taglio degli alberi lungo il tracciato, giudicati sani e non d’intralcio;
• realizzazione di un passaggio protetto per pedoni e ciclisti sulla rotatoria della SS17.

I promotori hanno ufficialmente consegnato le firme al Comune e lanciato un appello ai candidati sindaco per le prossime elezioni amministrative, chiedendo attenzione concreta e impegni precisi: “La sicurezza dei cittadini deve essere una priorità, non una voce marginale nei programmi elettorali”.