EX SERCOM DI PAGLIARE: LAVORI A RILENTO, MENTRE IL COMUNE PAGA MILIONI IN FITTI
Il Comune dell’Aquila sborsa in fitti passivi qualche milione di euro l’anno per allocare i propri uffici. Ha in cassa una cifra ingente per la realizzazione della nuova sede comunale, ma tutto è fermo. Nel frattempo a Pagliare di Sassa, il complesso ex Sercom, di proprietà comunale, giace lì da decenni e ristrutturato potrebbe essere utilizzato per contenere tutti gli uffici comunali, la delegazione, la caserma dei carabinieri, l’ufficio postale e chi più ne ha più ne metta. In realtà i lavori per la ristrutturazione del complesso sono stati appaltati, dovrebbero essere ultimati entro il mese di aprile del prossimo anno, ma tutto procede a rilento. Il fatto è che il dubbio si fa strada quando la municipalità paga milioni di euro di fitti a privati, senza dare alcuna priorità al proprio patrimonio immobiliare, che peraltro è di una certa rilevanza. Con delibera portata a suo tempo in giunta dall’ex assessore al bilancio Guido Quintino Liris (oggi onorevole), alla voce risparmio per i fitti passivi arrivò solo il casale di Murata Gigotti (3.000 euro al mese), mentre neanche si citavano i milioni in fitti che l’amministrazione Biondi sborsava ad altri. Morale della storia: dove c’era una biblioteca studio, un centro sociale, un gruppo foltissimo di protezione civile (il casale di Murata Gigotti), ora si mangia pesce. E magari ad aragoste, ostriche, gamberoni e vini di pregio, si nutrono proprio quei palazzinari che incassano dal Comune i fitti; passivi per la collettività, attivi per loro.