CRISI LAVORO, IL PD ATTACCA: “ISTITUZIONI ASSENTI, SERVONO PROGETTI SERI PER L’ABBAZIA CELESTINIANA
La crisi occupazionale che da anni attanaglia le aree interne dell’Abruzzo torna al centro del dibattito politico, con un duro comunicato del consigliere del Partito Democratico, Francesco Bucci, che denuncia l’immobilismo delle istituzioni di fronte all’emorragia di posti di lavoro nella Valle Peligna e nell’intero comprensorio aquilano.
Al centro dell’attenzione, la situazione dello stabilimento Magneti Marelli, dove la possibile perdita della produzione dei bracci oscillanti metterebbe a rischio circa 40 lavoratori. Un campanello d’allarme che, secondo Bucci, è solo uno dei segnali di un più ampio processo di desertificazione industriale legato alla crisi del settore automotive, che coinvolge anche la Sevel.
Ma le critiche del consigliere dem non si fermano qui. Nel mirino finiscono anche la precarizzazione del lavoro nella 3G, la crisi dell’artigianato locale, le difficoltà del comparto agricolo e la continua riduzione degli organici nel pubblico impiego. “Il sotto organico del tribunale e della procura — denuncia Bucci — è il preludio alla chiusura del presidio giudiziario. L’INPS è ridotta a uno sportello online e i Comuni faticano a garantire i servizi per la mancanza di personale.”
Particolarmente grave, secondo il comunicato, è la situazione dell’Abbazia di Santo Spirito al Morrone: un tempo sede centrale del Ministero dei Beni Culturali nella zona, oggi rimasta con appena sei addetti alla vigilanza, a fronte di un organico che contava più di 60 persone. “Un dato simbolico della crisi, che colpisce trasversalmente ogni settore produttivo del territorio”, afferma Bucci.
Il consigliere non risparmia una stoccata al consigliere regionale Mario Verrecchia, recentemente intervenuto sul rilancio turistico e culturale dell’Abbazia. “Un interesse improvviso — osserva Bucci — che arriva in piena campagna elettorale. L’Abbazia merita un progetto serio, condiviso da Ministero, Regione, Università e Diocesi, che tenga conto della sua importanza religiosa, culturale e turistica.”
In conclusione, Bucci chiede una visione a lungo termine, capace di restituire prospettive di sviluppo al territorio, “non attraverso proclami, ma con politiche concrete e partecipate”.
Si fossero dati da fare per la riforma del lavoro quando dovevano e potevano, non saremmo in questa situazione.
Il Cogesa e la sua discarica sono uno degli esempi di dove intervenire subito, altro che l’abazia !!!!