L’AUTOVELOX DI ROCCAPIA? ALTRO CHE DAZIO…

di Luigi Liberatore – Il titolo, ovviamente, l’ho cercato per prendere in giro prima me stesso e poi le migliaia di automobilisti finiti nelle maglie di un autovelox beffardo. Quello situato dal Comune di Roccapia sul famigerato piano delle cinquemiglia che gli storiografi di tante epoche ci rimandano come il cimitero di eserciti, soldati e mercenari autonomi al soldo di potentati locali. Il Comune di Roccapia, che manco le curve di livello riescono ad introdurre nelle mappe tanto sia minuscolo, è una specie di agglomerato umano (meno di duecento anime) che rompe le seppur inattendibili  regole di ogni statistica antropologica. Ha un sindaco, un consiglio comunale e suppongo abbia anche un vigile urbano che dovrà fare da ufficiale d’anagrafe, applicato di segreteria e pure da addetto alle operazioni cimiteriali visto il rapporto tra personale e abitanti. Tuttavia possiede un autovelox che rende centinaia di migliaia di euro alle entrate del Bilancio comunale che altrimenti sarebbe deficitario. Una statistica nazionale pone il comune di Roccapia ai vertici delle amministrazioni in quanto a multe per eccesso di velocità, quella statistica che tuttavia non dice quanto quell’autovelox sia una dazio, meglio, una ruberia ai danni degli automobilisti più che un deterrente alle guide spericolate. Quella macchinetta sta su un statale sulla quale il Comune non affaccia nemmeno, cioè la statale 17 che rappresenta una dorsale nazionale ai cui confini, semmai ai margini più remoti, insiste Roccapia che tuttavia utilizza la strada per far pagare dazio agli automobilisti dalla primavera e fino agli inizi dell’autunno. Sapete perché? Perché gli inverni sul piano delle cinquemiglia miglia, sulla famigerata 17, sono da tregenda, stagione di bufere di neve e ghiaccio, serate e nottate i cui porti a casa la pelle se sei fortunato ma non trovi un diavolo a darti una mano. Possono  rianimarti la polizia stradale, i mezzi dell’Anas, i carabinieri: diamine se ci sia la postazione dei vigili urbani di Roccapia. Quelli fanno gli esattori col sole in fronte! Punto e basta. Altro che argine alla sicurezza stradale. È un dazio, oltretutto beffardo.

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