LA VOCE POETICA DELL’ATERNO, TONINO FRATTALE: ANGIOLINO
Angiolino
Seduto sulla panca, vecchio e stanco,
Ha gli occhi di chi guarda ma non vede
Macerie polverose e un panno bianco.
Ha gli opcchi di chi guarda ma non crede
Che quel che resterà del suo passato
Sia tanto disperato smarrimento,
E una sorte crudele abbia rubato
Il suo vissuto con un sol momento.
Voci sommesse e provvidi stranieri
Decidono per lui siti lontani
Ma Angiolino già vaga coi pensieri
E stringe rassegnato nelle mani
Ricordi di una vita che fu ieri
e un avvenire ormai senza domani.