SULMONA E LA CAPITALE DEL LIBRO 2026: OPPORTUNITÀ PERSA PER LA CULTURA E L’ISTRUZIONE

La caduta dell’amministrazione comunale e il conseguente commissariamento hanno avuto un impatto devastante sul futuro culturale ed educativo di Sulmona. Uno dei progetti più ambiziosi e significativi, la candidatura della città come Capitale del Libro 2026, è stato vanificato, privando Sulmona di un’occasione unica di crescita culturale e di sviluppo per la comunità. Questo progetto avrebbe portato un finanziamento di 500.000 euro, fondi destinati principalmente alla riapertura della biblioteca comunale, un’infrastruttura già ristrutturata ma che ancora manca di un sistema antincendio adeguato, fondamentale per la sicurezza.

Il Comitato Biblioteca Sulmona denuncia la perdita di questa opportunità e l’incapacità della politica locale di cogliere il valore di un simile progetto. La candidatura come Capitale del Libro non era solo un riconoscimento, ma anche un volano di sviluppo per la città, un segno di un impegno concreto per la cultura e l’istruzione, pilastri fondamentali per il futuro delle nuove generazioni.

Questa sconfitta culturale non si ferma alla candidatura per la Capitale del Libro, ma si estende anche alla perdita di un altro progetto che aveva visto il comitato impegnato attivamente: la trasformazione della Casa delle Culture in un’aula studio. Un progetto che, insieme all’ex assessore alla cultura Carlo Alicandri-Ciufelli, stava prendendo forma e che avrebbe dato una risposta concreta alle esigenze formative dei giovani sulmonesi.

Il comitato lamenta la mancanza di impegni concreti da parte dei candidati sindaco riguardo questi temi fondamentali. Nonostante i discorsi dei tre candidati durante il fine settimana, nessuno ha dato spazio a una discussione sulla futura aula studio o sull’importanza di investire nell’istruzione. Solo Nicola Di Ianni, il candidato del terzo polo, ha accennato al tema della formazione, ma senza fare riferimento al lavoro fatto dal comitato.

La posizione del Comitato Biblioteca Sulmona è chiara: l’istruzione è un diritto fondamentale che non può essere ignorato. La perdita di queste opportunità non deve passare inosservata, e il comitato invita i candidati a non dimenticare le battaglie per la cultura e per il diritto allo studio. Come sottolineato nel comunicato, l’istruzione è la base su cui costruire una società sana, come diceva Diogene di Sinope: “Le fondamenta di ogni stato sono l’istruzione dei suoi giovani.”

Per Sulmona, la perdita della candidatura a Capitale del Libro è una sconfitta che deve spingere tutti a riflettere sull’importanza di investire nel futuro della città, a partire dall’istruzione. Il comitato invita quindi i candidati a dimostrare concretamente di comprendere il valore di queste battaglie e ad impegnarsi per la realizzazione di progetti che possano dare un futuro migliore ai giovani sulmonesi.

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