LETTERA IMMAGINARIA DEI FIGLI MORTI NEL SISMA DEL 2009 AI GENITORI

Mai dimenticati genitori,
siamo qui in questo meraviglioso cielo senza tempo e senza dolore, e vi guardiamo con occhi celestiali e sereni.
Parliamo tra noi di quel che è accaduto, di come comunicarvi un segno di speranza e di giustizia, affinché la nostra ascesa al mondo del bene assoluto, serva a tutti i figli e a tutti i genitori ancora immersi con gli immani problemi della vita terrena, per rendere il loro futuro meno triste e più ricco di prospettive.
In questi sedici anni di vita eterna, ragioniamo sulle cose che vediamo, sulla freddezza e il cinismo di tante, troppe persone, che non avendo compreso il vero valore della Vita, stanno cedendo con leggerezza d’animo priva di umanità, al dio del male. Al denaro. Vediamo aggirarsi tra loro Diavoli senza fede e senza morale, che propongono guadagni in cambio dell’assenso e del silenzio; facendo credere che nel silenzio, strisciando come serpi tra le rovine, il vaso di Pandora si schiuderà donando felicità a chi darà loro le chiavi delle pietre dirute dell’Aquila. Si tratta di coloro che Voi chiamate mafiosi, ma che qui chiamiamo Mana. Amati genitori, dopo aver tanto parlato tra Noi, questo il messaggio che abbiamo deciso di lanciarvi. Vale a dire di essere i Crociati del Bene contro il male; di impiegare la vostra Vita per scongiurare che i senza anima e i senza coscienza dannino senza ritorno quella società terrena che ancora vivete. Il ricordo non è nel commuoversi, ma nel fare. La giustizia non è nelle galere, ma nel contrastare senza paura sia chi corrompe, sia chi si fa corrompere dall’edonismo, la peggiore offesa che nella Nostra Città si possa consumare contro ogni ricordo del passato e contro ogni speranza di futuro.
Vi Amiamo.
Gios

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